Martina Levato e Alessandro Boettcher prima di sfigurare a dicembre Pietro Barbini, 22 anni, con l'acido sempre a Milano aveva aggredito un altro giovane, Antonio, di 23 anni. Il suo racconto al settimanale Giallo
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"Il ricordo di quell'aggressione brutale mi fa ancora male anche perché per me resta senza senso". Così Antonio, 23 anni, studente alla Cattolica di Milano, racconta al settimanale Giallo l'aggressione da parte di Martina Levato, 23 anni, e di Alessandro Boettcher, 30 anni, la coppia diabolica che a dicembre a Milano ha sfigurato con l'acido Pietro Barbini, 22 anni, anche lui studente. La donna tentò di evirarlo.
"Ha cominciato a baciarmi, poi mi ha detto di chiudere gli occhi. L'ho fatto, non immaginando mai cosa mi avrebbe fatto", ricorda Antonio ancora sotto shock dopo quello che è successo il 20 maggio dell'anno scorso. Il giovane sente all'improvviso una fitta dolorosa alla coscia. Era lei che lo aveva accoltellato e che stava sferrando un secondo fendente ai genitali. Alla polizia Martina Levato racconta invece di essere stata lei aggredita e di essersi perciò difesa. Con lei c'è il suo amico Alessandro.
Dopo l'episodio di dicembre a Pietro Barbini, sottoposto a diverse operazioni per cercare di ridurre i danni dell'acido sul volto, gli investigatori collegano le due vicende. Temono che non vi sia una riposta alle due aggressioni: forse i due si divertivano a punire immaginari rivali in un tremendo gioco di coppia.
Per Martina i legali chiedono il giudizio abbreviato - Intanto i difensori di Martina Levato hanno depositato un'istanza di giudizio abbreviato condizionato a una serie di accertamenti, tra cui la perizia psichiatrica. La giovane, assistita dagli avvocati Paola Bonelli e Marziano Pontin, potrebbe essere quindi giudicata con il rito che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna.