L'uomo, che non voleva accettare le pratiche per il divorzio, avrebbe staccato il tubo del gas dell'appartamento
Gli investigatori non avrebbero dubbi: sarebbe stato Giuseppe Pellicanò a provocare l'esplosione della palazzina in zona Navigli a Milano, costata la vita a tre persone, compresa la moglie, e il ferimento delle due figlie. L'uomo, in stato di depressione per l'imminente divorzio, avrebbe staccato il tubo del gas del suo appartamento e si sarebbe protetto dallo scoppio sotto un materasso. Ricoverato in ospedale, non è ancora stato sentito.
La moglie Micaela Masella, 43enne, morta nell'esplosione, stava per abbandonare la casa per andare a vivere insieme al nuovo compagno e Pellicanò non lo accettava. Il pubblicitario 51enne è stato iscritto nel registro degli indagati per strage. Gli investigatori hanno trovato il tubo del gas svitato, quando si riprenderà dovrà spiegare il perché.
Secondo indiscrezioni, Pellicanò avrebbe organizzato l'esplosione nei minimi dettagli, aspettato al sicuro che la moglie accendesse la luce e provocasse l'esplosione dell'appartamento saturo di gas.