Milano, pensionato uccide il ladro in casa: il 65enne è indagato per omicidio volontario
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L'arma era regolarmente detenuta dall'uomo di Vaprio d'Adda. Salvini: "Ha fatto bene a sparare". Maroni: "La Regione si accollerà le spese di difesa"
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Un 22enne albanese è stato ucciso a colpi di pistola in un appartamento a Vaprio D'Adda, nel Milanese, dove si era introdotto con alcuni complici per rubare. A premere il grilletto dell'arma, regolarmente detenuta, è stato il padrone di casa, un pensionato di 65 anni, Francesco Sicignano. L'uomo, inizialmente accusato di eccesso colposo in legittima difesa, è ora indagato per omicidio volontario. "Ha fatto bene a sparare", ha commentato Matteo Salvini.
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L'iscrizione per omicidio volontario è un atto necessario per svolgere tutte le indagini sulla dinamica di quanto accaduto. L'uomo verrà infatti formalmente indagato per omicidio volontario per poi valutare se sussistano i presupposti per riconoscere l'eccesso colposo in legittima difesa (punito penalmente) o la legittima difesa (non punita).
Il 65enne, stando al suo racconto fornito agli inquirenti, è stato svegliato da alcuni rumori. Presa la pistola, una calibro 38 semiautomatica, si è alzato e si è trovato davanti nel buio una figura, a cui ha sparato un colpo. Poi ne ha sparato ancora uno, o forse due, in aria, vedendo in giardino altre ombre fuggire. Quindi, rientrando, ha trovato il corpo a terra del primo ladro, ha cercato di soccorrerlo e ha chiamato l'ambulanza.
In casa non era solo: la moglie era con lui al terzo piano, mentre il figlio e la nuora dormivano al primo. L'uomo, interrogato dai magistrati della Procura di Monza in caserma, ha detto di essersi procurato l'arma dopo aver subito diversi furti in casa. Allo stato, dunque, il pensionato di 65 anni è stato iscritto nel fascicolo aperto dal pm di turno Pastore. L'ipotesi d'accusa è eccesso colposo in legittima difesa che si differenzia, in base alla norme, dalla legittima difesa "pura" (non punita penalmente) per la mancanza del requisito della proporzione tra difesa ed offesa.
Un'iscrizione che, da quanto si è saputo, è comunque necessaria anche per compiere tutti gli accertamenti utili a ricostruire la dinamica di quanto accaduto la scorsa notte. Il pensionato, ascoltato dagli investigatori, è indagato a piede libero.
I vicini: "Quarto furto in tre mesi" - "Da agosto a oggi, che io sappia, i ladri sono entrati da lui quattro volte - ha detto una vicina di casa del pensionato -. Sono brave persone, lui aveva da poco perso la madre e in casa ci sono dei bambini. Anche io avrei preso una pistola e sparato se fossi stata al posto suo".
Salvini: "Ha fatto bene" - "Ha fatto bene il pensionato a sparare e a difendersi, l'uomo che era entrato nella sua casa se l'è cercata". Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, commenta così quanto accaduto a Vaprio d'Adda. "Dirò alla Regione, nel caso la vicenda giudiziaria vada avanti, che si accolli le spese legali per il pensionato", aggiunge Salvini.
Maroni: "Pagheremo spese legali" - Il governatore lombardo, Roberto Maroni, raccoglie subito l'appello di Salvini: "La Regione Lombardia si accollerà le spese di difesa del pensionato che, per legittima difesa, ha sparato al ladro entrato in casa sua", scrive Maroni sul suo profilo Twitter.