Il 36enne autistico è scomparso - sotto stretta sorveglianza di due operatori - mentre si trovava a Roma per l'udienza papale
E' passato un anno da quando Daniele Potenzoni, 36enne affetto da autismo, è scomparso durante una gita a Roma: il padre Francesco non smette ancora di cercalo, e chiede ora aiuto allo Stato. "Non mi sembra vero, è passato un anno di dolore", scrive sulla sua pagina Facebook il genitore. Originario di Pantigliate, in provincia di Milano, Daniele era in gita nella Capitale insieme ad altre 14 persone diversamente abili, sotto stretta sorveglianza di due operatori. Uno di loro è indagato per abbandono di incapace e a breve comincerà il processo.
"Non è andato via, è da solo, non è capace di tornare a casa", spiega il padre del 36enne. A un anno di distanza dalla scomparsa, le segnalazioni si sono diradate, e il telefono di Francesco non squilla più. Ma lui non si arrende, e continua a puntare il dito contro chi non lo aiuta, lo Stato, e chi è materialmente responsabile della sua scomparsa, ora a processo. Oramai disoccupato, il genitore prova rabbia e dolore: alla famiglia è stato anche tolto l'assegno di invalidità che percepiva Daniele.