Il picchiatore è un 23enne spagnolo, accusato di lesioni aggravate. 10 in tutto gli episodi che gli vengono contestati
La polizia ha arrestato il "finto turista" che negli ultimi 20 giorni ha aggredito diversi passanti a Milano, dopo aver chiesto loro informazioni in inglese: la vicenda era stata segnalata da Tgcom24. In manette è finito uno spagnolo di 23 anni, accusato di lesioni aggravate con l'aggravante della premeditazione e dei futili motivi. Il giovane è stato bloccato mercoledì sera dopo l'ultimo pestaggio. Per altri 9 episodi, invece è stato denunciato.
L'ultima aggressione - Il ragazzo alle 13.15 del 27 luglio ha chiesto indicazioni in inglese a due coetanei in corso Lodi su come raggiungere la fermata Brenta. Quando uno dei passanti gli ha risposto, lo ha preso a pugni in pieno volto e poi è scappato. I poliziotti lo hanno arrestato nell'ostello dove alloggiava da qualche giorno, in zona Navigli.
L'episodio decisivo - Decisivo per identificarlo è stato un episodio commesso il 26 di luglio in Cadorna. Anche in quel caso lo spagnolo aveva chiesto informazioni a un coetaneo italiano su come raggiungere la Triennale. Non soddisfatto della risposta, ha colpito a più riprese il malcapitato in pieno volto e lo ha seguito per qualche centinaio di metri. Il ragazzo è poi fuggito e ha fermato una pattuglia di poliziotti in bici, che hanno individuato un sospetto poco lontano: si trattava di un giovane biondo e dai tratti quasi nordici, che corrispondeva alle descrizioni dell'aggressore.
Gli atti di violenza - Il ragazzo, che parla anche italiano e inglese, non ha voluto spiegare il perché degli atti di violenza ed è stato portato nel carcere di San Vittore. Nel frattempo, le indagini, coordinate dal pm Christian Barilli, non si fermano. Gli episodi accertati, avvenuti tra il 9 e il 27 luglio, sono in tutto dieci ma almeno altre sei persone hanno telefonato in questura e ai carabinieri per denunciare aggressioni simili. Il 3 giugno il ragazzo è stato denunciato a Santander per un altro agguato a un passante. Le nocche delle sue mani erano piene di tagli e ferite.