Laura Carla Lodola è stata trovata dai volontari della Croce rossa in condizioni disperate. Si trova in fin di vita in ospedale
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Segregata in casa dal convivente e tenuta in uno stato di denutrizione, una 55enne è stata salvata dalla polizia a Pavia. La donna, del peso ormai di poco superiore ai 15 chili, è stata ricoverata in ospedale ma, secondo quanto riporta il quotidiano "la Provincia pavese", è in fin di vita. E' stato proprio il convivente della donna a chiamare il 118 chiedendo soccorso: l'uomo è stato arrestato con l'accusa di abbandono di incapace.
La vicenda è iniziata ieri mattina verso le sei meno un quarto quando Antonio Calandrini, 60 anni, ha chiesto l'intervento di un'ambulanza perché la sua convivente, Laura Carla Lodola, 55 anni, era priva di conoscenza e non si muoveva. I volontari della Croce Rossa accorsi sul posto si sono trovati davanti a una scena raccapricciante.
La donna era ridotta a uno scheletro, coperta di piaghe da decubito e costretta a letto forse da anni, in condizioni igieniche disastrose e con un'alimentazione pressoché inesistente. "Sembrava una piccola mummia rattrappita", spiega un'operatore sanitario. I paramedici l'hanno caricata sull'ambulanza e trasportata al pronto soccorso dove il personale medico si è immediatamente reso conto che le condizioni della donna erano disperate. La 55enne si trovava in fin di vita.
L'appartamento è stato sequestrato dalla magistratura e gli investigatori della squadra mobile hanno interrogato per ore il convivente Antonio Calandrini. L'obiettivo degli inquirenti è capire se l'uomo abbia costretto la compagna a vivere in quelle condizioni al limite della sopravvivenza.