Il post su Facebook del presidente dell'Unione delle comunità islamiche italiane ha suscitato un forte dibattito in Rete
"Se è solo una questione di diritti civili, ebbene la poligamia è un diritto civile". Lo scrive su Facebook Hamza Roberto Piccardo, presidente dell'Unione delle comunità islamiche italiane, postando la foto della prima unione civile celebrata a Milano. Dopo il dibattito scatenato in Rete, Piccardo sottolinea: "Una semplice considerazione di filosofia del diritto ha scatenato un putiferio tanto grottesco da essere perfino divertente".
"Io e milioni di persone non condividiamo la relazione omosex e tuttavia essa è lecita e ne rispettiamo gli attori. I soggetti interessati sono comunque una minoranza, come lo sarebbero i poligami. L'intera società può accettarli tutti", aggiunge Piccardo.
E ancora: "Non si sottovaluti l'azione demografica della poligamia che riequilibrierebbe in parte il calo e la conseguente necessità di mano d'opera straniera, con le reazioni che conosciamo, lo Stato dovrebbe regolamentare come per le altre Unioni, tutelando così i diritti di tutti gli interessati, figli compresi".
"Nessun vuole dettar legge solo rivendicare un diritto civile. Non è una priorità, è una questione di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Comunque - sottolinea Piccardo - i diritti sono tutti sullo stesso piano, poi ci possono essere strategie e tempi diversi per rivendicarli ed implementarli".
"Putiferio grottesco, toccato un nervo scoperto" - Rispondendo alle reazioni suscitate dal suo post, il presidente dell'Ucoii, sempre su Facebook, scrive: "Sarà il sabato d'agosto o che abbiamo toccato un nervo scoperto della Weltanschauung nazionale o che, infine abbiamo osato quello che non si aspettavano da noi: che li guardassimo in faccia, invece di abbassare gli occhi impauriti da tutta l'ostilità che ci rovesciano addosso ogni giorno, addebitandoci responsabilità che non abbiamo, colpe che non abbiamo mai commesso. Una semplice considerazione di filosofia del diritto ha scatenato un putiferio tanto grottesco da essere perfino divertente. Se ne parlerà ancora..."