Migranti, sgomberata stazione di Milano Ventimiglia, Croce Rossa: aprire i confini
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Pisapia: "Stiamo lavorando per gestire l'emergenza". A Roma, nella zona della stazione Tiburtina, sorgerà un campo temporaneo d'accoglienza. Toti: "Non un altro clandestino nei nostri confini"
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Mentre continuano le polemiche politiche sull'accoglienza dei migranti, i numerosi profughi che affollavano i due mezzanini della stazione Centrale di Milano sono stati allontanati dalle forze dell'ordine e gli spazi sono stati chiusi con alcune reti. La situazione più complicata è però ai confini nazionali: a Ventimiglia la Croce Rossa, tramite i microfoni di Tgcom24, ha rivolo un appello alla Ue e al premier Matteo Renzi.
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Appello a Tgcom24 della Croce Rossa - Molti dei migranti che vogliono lasciare l'Italia a tutti i costi per ricongiungersi con le rispettive famiglie nel Nord Europa, si affidano ai passeur e intraprendono di notte il viaggio lungo i pericolosi sentieri sopra Pont Saint Louis per valicare il confine italo-francese. Vista la situazione di emergenza a Ventimiglia, la Croce Rossa tramite Tgcom24 ha lanciato un appello: "Aprite i confini".
Sgomberato presidio di profughi alla frontiera - Intanto le forze dell'ordine hanno fatto sgomberare i circa 30 migranti che stazionavano da due giorni su alcune aiuole nei pressi della frontiera con la Francia a Ventimiglia, bloccata dalla polizia francese. I profughi non volevano andarsene, ma dopo una serrata trattativa portata avanti anche attraverso gli intermediari culturali hanno acconsentito di lasciare il presidio.
Toti: "Basta clandestini" - "Non un nuovo clandestino deve entrare nei nostri confini". A dirlo è il presidente della Liguria Giovanni Toti, che annuncia di aver attivato "come Regione tutto quello di nostra competenza a favore dei cittadini di Ventimiglia, ma i gravi fatti di oggi sono la duplice dimostrazione di quanto il governo ha sottovalutato il problema nonostante le nostre continue sollecitazioni". Il presidente ligure sottolinea quindi come "è inutile che il governo Renzi speri di ottenere aiuto da parte dei partner europei ed è altrettanto inutile continuare a rimandare la questione nascondendosi dietro possibili soluzioni internazionali, mentre gli italiani ne pagano il prezzo. Inadeguate le tendopoli che si stanno mettendo a Roma e le soluzioni d'emergenza che si ventilano a Milano. Purtroppo i poteri delle regioni sono nulli nel campo dell'ordine pubblico, e noi non possiamo far altro che ribadire con forza che la Liguria alla vigilia di una stagione turistica non deve vedere entrare altri immigrati sul proprio territorio".
A Roma un campo temporaneo per l'accoglienza - Intanto a Roma, il Campidoglio sta allestendo in zona stazione Tiburtina-ponte Lanciani un sito con letti, cucine da campo e bagni chimici per accogliere i migranti accampati nei pressi della Stazione Tiburtina. Ad annunciarlo è stato l'assessore al Sociale Francesca Danese.
Il Viminale: "I profughi non possono lasciare l'Italia" - Il ministero dell'Interno, da parte sua, fa presente che le strutture allestite a Roma e Milano sono "soluzioni temporanee: non si può certo immaginare di costruire centri di accoglienza vicino alle stazioni, anche perché gli immigrati, in base al regolamento di Dublino, non possono andare via dall'Italia, devono rimanere nel Paese di primo approdo". Il problema è che i profughi smistati nelle varie strutture di accoglienza non possono essere costretti con la forza a rimanervi, e quindi molti lasciano i centri per provare a raggiungere le stazioni da dove poi proseguire verso le loro destinazioni preferite.
Il governo cerca un accordo con le Regioni - La strategia del governo è sempre quella di arrivare a una distribuzione equilibrata dei migranti su tutto il territorio nazionale e di rimpatriare chi non ha diritto alla protezione. Mercoledì è in programma un incontro tra il ministro dell'Interno Angelino Alfano e le Regioni. Ma anche Renzi vedrà i governatori a Palazzo Chigi prima del vertice europeo di fine mese. Le amministrazioni leghiste (ma non solo quelle) sono però sul piede di guerra e non sarà facile trovare una soluzione condivisa.
Milano, a breve nuovo centro di accoglienza - A Milano "entro 24/48 ore al massimo 96 ci sarà un hub dove accogliere in modo più adeguato i migranti". Lo ha annunciato il questore Luigi Savina a margine della riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. "Abbiamo trovato una soluzione ponte", ha spiegato il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca. Fino a mercoledì ci saranno a disposizione 2 locali commerciali attualmente vuoti all'interno della stazione con la funzione di 'smistamento'. Poi sarà tutto trasferito a un locale attiguo.
Pisapia: "La stazione ha ritrovato la sua dignità" - "Si stanno facendo dei passi avanti, intanto la stazione ha ritrovato la dignità e stiamo cercando di ripulirla", ha detto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, dopo aver partecipato a una riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza alla stazione. Sulla chiusura del mezzanino che ospitava centinaia di migranti, il primo cittadino ha replicato che si sta risolvendo un'emergenza molto grave. All'insistenza dei cronisti sul fatto che molti profughi sono ora nell'androne esterno ha risposto "c'è chi parla e c'è chi opera. Noi stiamo lavorando".