EMERGENZA SFOLLATI

Terremoto,decine di scosse nella notte:la più forte di magnitudo 3.8

Epicentro tra Camerino e Pieve Torina nel Maceratese. Sono oltre 30mila le persone assistite dalla Protezione civile

06 Nov 2016 - 10:17

Continua senza sosta lo sciame sismico nell'Italia centrale. Nella notte si sono registrate ancora decine di scosse nelle aree colpite dal terremoto. La maggiore, di magnitudo 3.8, è stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nel Maceratese, con epicentro tra Camerino e Pieve Torina. Finora sono 30mila le persone assistite dalla Protezione civile, la maggior parte nelle Marche.

In particolare, sono oltre 21.500 le persone assistite nell'ambito del proprio comune: di queste, più di 19.500 in palazzetti, centri polivalenti e strutture allestite ad hoc, mentre oltre 2mila trovano alloggio in strutture ricettive messe a disposizione sul territorio. Sono, poi, circa 8.850 le persone accolte presso le strutture alberghiere lungo la costa adriatica e sul lago Trasimeno, mentre circa 160 persone fra Lazio, Marche e Umbria sono assistite in tenda.

La situazione nelle Marche e in Umbria - Nelle Marche sono più di 22.200 gli assistiti: oltre 14mila in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, circa 840 in strutture ricettive sul territorio e circa 7300 negli alberghi della costa.

In Umbria sono oltre 5mila gli assistiti: circa 3600 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, più di 100 in tenda, circa 350 in strutture ricettive sul territorio e più di 1.000 negli alberghi individuati nella stessa Regione, sul lago Trasimeno.

La Regione Lazio conta quasi 800 assistiti: circa 140 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, una quarantina in tenda, un centinaio in strutture ricettive sul territorio e quasi 500 negli alberghi della costa adriatica. Nella Regione Abruzzo, infine, sono oltre 2.400 gli assistiti: circa 1700 in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale, quasi 700 in strutture ricettive in ambito comunale. I dati, sottolinea la Protezione civile, sono da considerarsi in continua evoluzione e aggiornamento.

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