Bufera dopo il caso di Venezia. I prefetti richiamati dal governo a distribuire meglio i profughi sul territorio, ma le amministrazioni locali non ci stanno
I prefetti contro i governatori e i sindaci contro tutti: la rivolta dei migranti al Cpa di Venezia scatena la bufera tra Roma e Regioni, tra amministrazioni locali e ministero. I prefetti vengono richiamati da Roma a distribuire i profughi in tutti i Comuni, le Regioni dicono no ai nuovi Centri di identificazione ed espulsione e i sindaci insorgono: noi non li vogliamo.
Il governo: distribuirli sul territorio - Il Viminale stringe sui prefetti e, dice il "Corriere della Sera", avverte: i profughi non vanno ammassati in enclave rischiando di creare concentrazioni pericolose che possono sfociare in episodi come quello di Venezia. Devono piuttosto essere sparsi in maniera più uniforme sul territorio: gli accordi prevedono che i Comuni non ospitino più di 2,5 migranti ogni mille abitanti.
Minniti vuole un Cie in ogni Regione, insorgono i governatori - Il ministro dell'Interno Marco Minniti da una parte strappa a Tunisi la cooperazione e il rimpatrio degli irregolari, e dall'altra procede con l'apertura di un Cie in ogni Regione, con l'obiettivo di raddoppiare i rimpatri di chi non ha diritto a rimanere nel nostro Paese.
Peccato che le Regioni questi Centri non li vogliano proprio, a partire dal presidente della Toscana Enrico Rossi che avverte, scrive "Repubblica": "Non possiamo riproporre ciò che è già fallito. I Cie sono luoghi disastrosi per i diritti umani. Senza accordi bilaterali con i Paesi d'origine e senza una normativa che differenzi le espulsioni dalle semplici intimazioni, non ci sarà nessun incremento di sicurezza. No alle caserme di 1.400 persona come a Venezia, sì all'accoglienza diffusa sul territorio".
Comuni: "Basta centri, più espulsioni" - E infine i sindaci che, spiega la "Stampa", chiedono più rimpatri. C'è Flavio Tosi che, da Verona, suggerisce "che tutti i migranti lavorino gratis per ricambiare l'ospitalità, in primis per ricostruire le aree terremotate". Il presidente dell'Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari, chiede che si applichino gli accordi. "Se si fosse fatto, dice, nel caso di Cona ci sarebbero dovuti essere 8 migranti contro i 1.500 presenti, con 3mila residenti".
Blog Grillo: "I centri di espulsione piacciono alle mafie" - "Aprire un Centro di identificazione ed espulsione per regione, come propone il ministro Minniti, rallenterebbe solo le espulsioni degli immigrati irregolari e non farebbe altro che alimentare sprechi, illegalità e mafie". Lo scrive il M5s sul blog di Beppe Grillo parlando del tema migranti. "È necessario - aggiungono i pentastellati - identificare chi arriva in Italia, scovare i falsi profughi, espellere rapidamente gli irregolari".