Torino, la Fivit Colombotto ha chiuso i battenti. Il filmato pubblicato su Youtube creato con i disegni fatti dai figli degli operai lasciati a casa
Un'altra delle tante aziende che ha chiuso i battenti per colpa della crisi che sta piegando in due il nostro Paese, la Fivit Colombotto di Collegno, in provincia di Torino, una fabbrica che produce, o meglio, produceva, viti e bulloni per automobili ed elettrodomestici. 82 dipendenti lasciati a casa, anzi 82 famiglie che, come sta accadendo ad altre migliaia di famiglie in tutta Italia, si ritrovano a non riuscire più ad arrivare a fine mese.
Questa volta però ci hanno pensato i figli dei padri licenziati a dare un segnale, un segnale che è fatto con un foglio di carta e pennarelli colorati. Un video pubblicato in rete con i disegni, quelli che fanno i bimbi nelle scuole, e che solitamente descrivono scene di vita felici. In questo caso però non è così: le immagini raffigurano volti tristi, sguardi abbassati e oggetti d'uso comune, come vestiti, macchine e cibo, con una grande "X" rosso sopra.
Basta comprare abiti nuovi, basta andare in giro con l'auto e basta nutrirsi. "Non licenziate il mio papà, fai tornare il sorriso alla mia famiglia" scrive Laura, "State rovinando i nostri sogni" scrivono Giulia di 6 anni e Francesco di 3, "I nostri genitori non sono numeri, il lavoro è un diritto di tutti" scrivono Sara e Gianluca, "Avete in mano il futuro del nostro papà" e "Mio papino, non c'è bisogno che piangi di nascosto" scrivono altri bimbi. E così via. Tutti soffrono e anche loro, indirettamente, si sono accorti della situazione che stanno affrontando i loro genitori, già consapevoli che l'unica cosa che da la forza di andare avanti è l'amore per i propri cari.