MORIRONO SETTE OPERAI

Thyssen, la Cassazione: le condanne non potranno aumentare in appello

Irrevocabili le parti della sentenza sulla responsabilità degli imputati per il reato di omicidio colposo legato al rogo del 2007

18 Set 2014 - 15:45
 © ansa

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Le condanne dovranno essere ridefinite ma non potranno aumentare nel nuovo processo d'appello per il caso Thyssenkrupp. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. Sono, dunque, divenute irrevocabili le parti della sentenza della Corte d'Assise relative alla responsabilità degli imputati in ordine al reato di omicidio colposo per il rogo, avvenuto nel dicembre del 2007, dove persero la vita sette operai.

A Torino, in sede d'appello, ai sei imputati per l'incendio erano state inflitte condanne comprese tra i dieci e i sette anni di reclusione. Il 25 aprile la Cassazione aveva ordinato un nuovo processo di secondo grado allo scopo di rideterminare le pene ma la sentenza dice che "le sanzioni già inflitte non potranno essere aumentate".

"Non c'è prescrizione" - I giudici della Corte scrivono poi che "dalla data della presente sentenza il decorso del tempo è irrilevante ai fini della prescrizione". La responsabilità di tutti gli imputati è stata sancita, si legge ancora nelle motivazioni, per rimozione volontaria di cautele contro gli incidenti, omicidio colposo e incendio.

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