Il ministro: "Il rispetto per chi serve lo Stato è sempre dovuto, a maggior ragione da parte di un'insegnante". Lei replica: travisato ciò che ho detto
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"E' inaccettabile ascoltare dalla voce di una docente parole di odio e di violenza contro le forze dell'ordine". Lo ha affermato il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, riferendosi alla docente che a Torino ha insultato gli agenti di polizia augurando loro la morte. "Il Miur, appena avuta segnalazione di quanto avvenuto, è intervenuto, e mi ha informato che in data odierna è stato avviato un procedimento disciplinare", ha aggiunto.
"Il rispetto per chi serve lo Stato e per chi, come quella sera a Torino, stava compiendo il proprio dovere per garantire la sicurezza dei cittadini, è sempre dovuto", ha aggiunto il ministro. Sottolineando nuovamente che il rispetto è dovuto "sempre e da chiunque. E a maggior ragione da un'insegnante, il cui ruolo è non solo quello di trasmettere nuovi saperi e nuove competenze, ma anche quello di educare le nuove generazioni ai valori della legalità, del rispetto reciproco, della convivenza democratica".
Per la Fedeli è quindi "doppiamente inaccettabile che un'insegnante inveisca con parole di odio proprio contro quelle forze dell'ordine che sono una parte fondamentale della nostra istituzione democratica, che quotidianamente svolgono una funzione fondamentale nel Paese a presidio democratico della vita di tutti noi".
La docente: travisato quello che ho detto - "Non auguro davvero la morte a nessuno ma ero arrabbiatissima. Ho detto quello che pensavo ma e' stato travisato". Lo afferma Lavina Cassaro, la maestra che ha ingiuriato le forze dell'ordine. "Mi sento stupida - dice - ho dato adito a costruire un castello mediatico. Se fossi riuscita a mantenere la lucidità avrei espresso meglio i miei pensieri. Mi sento in colpa? Nei confronti dei miei compagni".