Dopo il sequestro

Ilva, Cobas contestano sciopero dei sindacatiIl ministro Clini annuncia un decreto legge

Lanci di fumogeni e uova contro il corteo. Clini: "Stiamo lavorando a un decreto legge. Lunedì incontro tra ministero e azienda per individuare gli interventi di risanamento ambientale urgenti"

03 Ago 2012 - 00:54
 © Ansa

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Giornata di protesta per i lavoratori dell'Ilva di Taranto, che sono scesi in sciopero per 24 ore. Presenti i leader Cgil Camusso, Cisl Bonanni, e Uil Angeletti. La manifestazione è stata interrotta dai Cobas che, convinti che l'azienda debba chiudere, hanno contestato i sindacati con lanci di fumogeni e uova. Il ministro dell'Ambiente Clini ha annunciato un decreto legge. In agitazione anche i lavoratori dell'impianto di Genova.

Clini annuncia un decreto legge
Il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, ha annunciato che sta lavorando a un decreto legge per una "semplice e rapida esecuzione" degli interventi di risanamento delle aree pubbliche. Clini ha riferito che il presidente dell'azienda Ferrante ha rinunciato al contenzioso col ministero dell'Ambiente. Da lunedì, l'Ilva e il ministero cominceranno a lavorare insieme per individuare gli interventi necessari.

"Con progetti innovativi possibili fondi pubblici"
"Nel caso in cui l'azienda suggerisca dei progetti innovativi per la sperimentazione di soluzioni nuove per raggiungere obiettivi di qualità molto oltre le leggi nazionali, può esserci la possibilità di un contributo di risorse pubbiche nazionali ed europee". Così il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, al termine dell'incontro di Bari presso la Presidenza della Regione Puglia. "L'incontro con Ilva - ha aggiunto Clini - è andato molto bene perché l'azienda ha dichiarato di voler adottare un approccio diverso".

Fumogeni e uova contro i sindacati: sospeso il comizio
Un gruppo dei Cobas ha fatto una incursione con fumogeni e uova e staccando i fili di amplificazione mentre era in corso il comizio a piazza Vittoria. I contestatori rifiutano la posizione dei sindacati confederali, che non vogliono che l'Ilva chiuda. I Cobas e alcuni gruppi dei centri sociali sostengono invece la necessità di chiusura immediata della fabbrica per interrompere la diffusione di inquinanti. Il comizio è stato quindi sospeso. E' intervenuta anche la polizia in tenuta anti-sommossa.

Contestatori allontanati
Sono stati allontanati da piazza della Vittoria gli esponenti dei Cobas che hanno interrotto la manifestazione dei sindacati. Un cordone di polizia ha tagliato in due via d'Aquino, impedendo ai manifestanti di ritornare nella piazza.

Camusso (Cgil): "Ingiusto bloccare la manifestazione"
"Non è giusto e non è legittimo impedire lo svolgimento di una manifestazione". Lo ha detto il segretario nazionale della Cgil, Susanna Camusso, riferendosi alla sortita di Cobas e centri sociali che hanno fatto sospendere la manifestazione dei lavoratori Ilva in piazza, poi ripresa dopo circa un'ora. "E' sempre facile dire - ha aggiunto - che si poteva fare qualcosa di più. Non è ammissibile però che in una vicenda così complicata si faccia del sindacato e dei lavoratori il capro espiatorio. Così loro (riferito ai contestatori, ndr) hanno ottenuto una visibilità che altrimenti non avrebbero avuto".

Landini (Fiom): "Azienda dia segnali con investimenti"
"Abbiamo deciso di scioperare e manifestare nella città e di discutere con la città proprio perché vogliamo unire il diritto al lavoro col diritto alla salute e allo sviluppo del territorio". Lo ha detto il leader nazionale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, a margine della manifestazione in corso a Taranto. "Non è facile - ha proseguito - perché ci sono anni di ritardi, ma bisogna provare a voltare pagina. Noi ci rivolgiamo direttamente all'azienda, al nuovo presidente dell'Ilva, perché dicano delle cose chiare. Per abbattere le polveri c'é bisogno di fare degli investimenti, si sa dove agire, dai parchi alla cokeria, e di fronte a un impegno preciso dell'Ilva anche le istituzioni, a partire dal governo, faranno la loro parte".

Bonanni (Cisl): "Impensabile perdere 20mila posti di lavoro"
"E' impensabile che si possano perdere ventimila posti di lavoro. Questa manifestazione vuole richiamare l'attenzione su un'emergenza nazionale". Lo ha detto il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni, prima dell'interruzione del comizio in piazza della Vittoria a Taranto. "Questa - ha proseguito - è una grande manifestazione di piazza e di popolo. Una città che si stringe attorno alla sua certezza. Con queste premesse ce la faremo".

Clima teso anche a Genova
Pur non incandescente come a Taranto, clima teso anche a Genova alla manifestazione Ilva. Duemila persone hanno raggiunto in corteo la sede della Regione Liguria. Il presidente Claudio Burlando è uscito per incontrarli ma ha dovuto affrontare un faccia a faccia con un lavoratore che gli ha urlato: "Dovete fare qualcosa altrimenti veniamo a mangiare a casa tua". "Faremo il possibile", ha risposto. All'incontro con una delegazione di lavoratori è presente anche il sindaco Marco Doria.

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