Città bilndata

Ilva, i ministri Passera e Clini a TarantoVendola: "Il governo faccia uno sforzo in più"

Per l'intera giornata è stato vietato transito e sosta vicino alla Prefettura. Dalle indagini emergerebbe una rete di politici e funzionari "benevoli" che avrebbero aiutato l'azienda

17 Ago 2012 - 17:49
 © Ap/Lapresse

© Ap/Lapresse

Giornata importante per il caso Ilva. A Taranto sono giunti i ministri dello Sviluppo Economico Corrado Passera e quello dell'Ambiente Corrado Clini. Gli esponenti del governo hanno incontrato prima i rappresentanti della Regione Puglia, delle amministrazioni locali di Taranto e dell'Autorità portuale e poi quelli di Confindustria e Sindacati. Per la giornata è stato organizzato un corteo simbolico nonostante il divieto di manifestare della Questura.

Clini: "Da azienda risposta positiva"
Parla di una "reazione positiva dell'Ilva" il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini. E nel corso della conferenza stampa, al termine del vertice che si è svolto oggi a Taranto, spiega anche che la nuova Aia "recepisce le prescrizioni del gip fatta eccezione di quelle sulla fermata degli impianti". Non solo. Clini ha sottolineato che recepisce anche le "disposizioni Ue in merito alle tecnologie, le indicazioni della Regione Puglia e tiene conto delle decisioni del Tar in merito alla prima Aia 2011".

Passera: "No a scelta tra lavoro e salute"
"Auspichiamo che non vengano prese decisioni che siano irrimediabili nelle loro conseguenze". A dirlo, a Taranto, al termine di un vertice sull'Ilva, il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera. "La collaborazione con la magistratura è e sarà totale", ha aggiunto.

Nichi Vendola: "Il governo deve fare di più"

"Il governo deve fare uno sforzo supplementare, mettere in campo più risorse per il risanamento e la riqualificazione". Lo ha detto il presidente della Puglia Nichi Vendola giunto a Taranto. "Bisognerebbe introdurre nell'Aia (Autorizzazione integrata ambientale, ndr) anche la valutazione del danno sanitario", ha affermato. "L'Aia - ha aggiunto - deve affrontare di petto sia il problema del benzopirene che quello del pm10. Chiederemo che nell'Aia siano indicati i 30-35 giorni all'anno in cui l'andamento della ventosità è particolarmente pericoloso per il quartiere Tamburi e per le altre aree della città". "Abbiamo chiesto al governo - ha dichiarato Vendola - un tavolo tecnico col ministero della Salute".

Corteo simbolico nonostante il divieto
Un corteo simbolico nel momento in cui è previsto l'inizio del vertice in prefettura con i ministri percorre la centrale via D'Aquino. La manifestazione è stata organizzata dai dimostranti che partecipavano all'assemblea in piazza Immacolata. Ciò nonostante il divieto della Questura . 

Vietati i cortei
Il questore, Enzo Mangini, ha disposto il divieto di svolgimento di manifestazioni "sotto la prefettura e nelle adiacenze". Vietati anche i cortei. Per l'intera giornata sarà proibito persino il transito e la sosta dei veicoli nei pressi della prefettura e nelle aree circostanti.

La rete di politici e funzionari
Intanto dal fronte delle indagini emergono nuovi elementi. Sarebbero tredici le persone indagate a diverso titolo, tra politici e funzionari, per corruzione in atti giudiziari e concussione.

Dalle intercettazioni emergerebbero pressioni da parte dell'Ilva per avere tecnici graditi durante le ispezioni. Gli investigatori ipotizzano, secondo il Corriere della Sera, una presunta mazzetta data al consulente tecnico della Procura Lorenzo Liberti per "addolcire" le perizie sull'Ilva. Il perito si difende: Mai favorito l'Ilva".

Le foto della mazzetta
La Repubblica ha pubblicato anche le foto della presunta tangente, che testimonierebbe il passaggio di denaro tra Girolamo Archinà, l'uomo dell'Ilva licenziato in tronco da Ferrante, e il perito Liberti. L'incontro è avvenuto in un autogrill, un luogo definito "sospetto" dagli investigatori per quello che doveva essere solo un appuntamento d lavoro.

"Distruggere quel tecnico"
Tra le carte emergerebbe anche la volontà dell'azienda di ostacolare un professore dell'Arpa (l'agenzia regionale per l'ambiente) che aveva pubblicato dati sull'inquinamento dell'Ilva e che aveva causato l'apertura di una nuova inchiesta. L'esperto aveva certificato il raddoppio delle emissioni rispetto ai dati precedenti.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri

Sullo stesso tema