Coinvolti imprenditori

Agrigento, maxi operazione anti mafia: 49 fermi

Il gruppo aveva una larga disponibilità di armi e secondo gli investigatori aveva stretti rapporti con il boss latitante Matteo Messina Denaro

26 Giu 2012 - 08:15
 © LaPresse

© LaPresse

Maxi operazione anti mafia nella notte nell'Agrigentino: la polizia ha eseguito quarantanove fermi su disposizione dei pm della Dda Vittorio Teresi, Emanuele Ravaglioli e Rita Fulantelli. Il gruppo aveva una larga disponibilità di armi e secondo gli investigatori aveva stretti rapporti con il boss latitante Matteo Messina Denaro. Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione e detenzione di armi.

I fermi hanno colpito, tra gli altri, il presunto nuovo reggente provinciale di Cosa nostra Leo Sutera, Fabrizio Messina, fratello dell'ex latitante Gerlandino da poco prosciolto in un processo per omicidio compiuto nel Nord Italia, Rosario Bellavia, poliziotto penitenziario, una serie di imprenditori tra cui Alfonso Tuttolomondo di Porto Empedocle, Francesco Ribisi di Palma di Montechiaro.

Con questa operazione sarebbe stata decapitata la consorteria mafiosa agrigentina, costituitasi sulle ceneri delle strutture che sono collassate con gli arresti dei boss latitanti Gerlandino Messina e Giuseppe Falsone. In particolare l'attività investigativa ha consentito di svelare la pressione estorsiva esercitata dal gruppo criminale, mediante danneggiamenti ed atti intimidatori, nei confronti di imprese edili, tale da determinare un vero e proprio stato di monopolio a favore di ditte controllate da Cosa nostra, con l'estromissione dal mercato di quegli imprenditori che operavano nella legalità.

L'operazione è stata eseguita da un gruppo di lavoro costituito dal personale della squadra mobile di Agrigento e del servizio centrale operativo ed è stata effettuata con la collaborazione del commissariato di Porto Empedocle, delle squadre mobili di Palermo e Caltanissetta, del reparto prevenzione crimine e della sezione di polizia stradale e con l'ausilio di unità cinofile antidroga, per un totale di 250 uomini.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri