Il "collasso" sulla Strada statale 115: di fatto è saltato il collegamento tra le due province. Traffico rallentato tra diverse cittadine
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Continuano i gravi disagi cominciati ormai qualche giorno fa per tutti i comuni dell’Agrigentino collegati dalla Strada Statale 115. A causa del crollo di un viadotto sul fiume Verdura, avvenuto il 2 febbraio scorso, l'importante ed unica arteria di collegamento tra le provincie di Trapani e Agrigento è divenuta impercorribile. Il transito è stato deviato su strade secondarie e interne al territorio della provincia di Agrigento, provocando un allungamento del percorso di quasi 45 km.
I comuni più "colpiti" dal crollo sono Ribera, Burgio e Villafranca Sicula. Le strade provinciali intorno ai tre comuni di fatto non sono in grado di sopportare il flusso di mezzi pesanti e non solo. Il transito delle arterie secondarie è infatti inadeguato a poter sopportare tutto il carico del traffico.
I mezzi pesanti in particolare sono costretti a percorrere gli scorrimenti veloci Agrigento-Palermo e Palermo-Sciacca, provocando ulteriori rallentamenti e causando, inevitabilemente, gravi ripercursioni anche in termini economici per tutto il territorio agrigentino. In queste giorni si sono susseguiti una serie di incontri, tavoli tecnici e riunioni tra prefettura, Anas, Genio Civile e Protezione Civile per capire cosa fare nell’immediato. La Procura della Repubblica di Sciacca ha anche aperto un fascicolo di indagini per individuare le responsabilità legate all’evento.
Un avvallamento sospetto - Tutto sembra essere stato causato da un piccolo avvallamento che aveva procurato una crepa nell'asfalto. Si stavano già effettuando dei lavori di ripristino, i tecnici Anas stavano controllando insieme ai Vigili del fuoco lo stato dei piloni. All'improvviso il cedimento della campata, preavvertito da uno scricchiolio e dalla caduta di calcinacci, che hanno consentito a quanti erano sul luogo di mettersi in salvo, evitando la tragedia.
Arriva un ponte di ferro? -I sindaci di Ribera e Sciacca hanno chiesto l’intervento del Genio Militare per la collocazione di un ponte in ferro o nell’immediato di una bretella che possa consentire anche il transito alternato dei mezzi. Un progetto dell’Anas su cui ricade la competenza, comporterebbe infatti tempi troppo lunghi per riportare alla normalità la situazione. C'è però da dire che il disagio si sarebbe potuto evitare: la situazione del viadotto e le sue precarie condizioni erano, infatti, già state evidenziate alcuni anni fa da alcune emittenti locali.
DA YOUREPORTER.IT LE IMMAGINI DEL CROLLO DEL PONTE