ONG ANNUNCIA RICORSO

Migranti: la nave Iuventa è arrivata nel porto di Trapani

Le intercettazioni inguaiano i volontari tedeschi: volevano creare una rete parallela per "scavalcare" la Guardia Costiera

04 Ago 2017 - 18:24
 © ansa

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La nave Iuventa, che opera per conto della Ong tedesca Jugend Rettet e sotto sequestro da due giorni, è arrivata nel porto di Trapani, condotta dalla Guardia Costiera. Ad Augusta atteso intanto lo sbarco di 310 migranti salvati in mare e di otto salme recuperate nelle operazioni di soccorso.

Spavaldi, temerari al limite dell'incoscienza: erano i volontari che a bordo della Iuventa soccorrevano i migranti rischiando anche l'ingresso nelle acque libiche. E' quanto emerge dalle carte dell'inchiesta di Trapani in cui si precisa come lo scopo di quei ragazzi non fosse lucrare sui migranti quanto salvarli. Anche a costo di creare incidenti con la Guardia Costiera libica.

Volevano maggiore visibilità - Ma c'è di più. In una riunione a Roma tra tutte le Ong, Msf e Save the Children propongono di arretrare tutte le navi sulla linea delle 24 miglia dalla costa libica. Questo per allontanarsi meglio dal confine fissato alle 12 miglia. Erano i giorni in cui una motovedetta di Tripoli aveva aperto il fuoco sulla tedesca Sea Watch. E sono proprio quelli della Iuventa a rifiutare: "Dobbiamo stare in prima linea". Per loro la visibilità era fondamentale, più comparivano sui giornali più fondi arrivavano.

La misteriosa chat su Whatsapp - Dalle carte della procura compare poi una misteriosa chat su Whatsapp a cui partecipavano i team leader delle Ong. E sono alcuni messaggi visti da alcuni componenti dell'equipaggio di Save the Children a far scattare qualche sospetto. Dubbi che son stati riportati alle autorità italiane che hanno cominciato a indagare inviando anche un uomo sotto copertura sulla nave di Save the Children che ha filmato e fotografato gli strani contatti tra la Iuventa e gli scafisti.

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