A circa 35 miglia da Zuara si è capovolto il barcone con circa un centinaio di migranti in acqua o aggrappati allo scafo. Sono almeno cento i dispersi nella tragedia di mercoledì
Ancora un naufragio di migranti nel Canale di Sicilia, a 35 miglia dalle coste libiche. Si tratta di un barcone con un centinaio di persone a bordo che si è rovesciato: l'allarme è stato dato da un velivolo di Eunavformed, la missione Ue. Sul posto anche motovedette della Guardia costiera. Secondo le stime i morti sarebbero 20-30, mentre sono circa 4.100 i profughi tratti in salvo nell'ambito di 22 interventi di soccorso.
E' stato un velivolo lussemburghese 'Sophia' a localizzare, a circa 35 miglia da Zuara, il barcone capovolto, con circa un centinaio di migranti in acqua o aggrappati allo scafo. E' stato dato subito l'allarme e sul posto è intervenuto un secondo velivolo di Eunavformed, questa volta spagnolo, che ha lanciato in mare kit di salvataggio. In zona anche due motovedette delle Capitanerie di porto e una nave spagnola della missione Ue, la "Reina Sofia".
Il naufragio di mercoledì - Mercoledì la Marina militare italiana ha salvato 562 persone in un altro naufragio avvenuto al largo della Libia, costato la vita a cinque migranti. I superstiti sbarcati a Porto Empedocle a bordo della nave "Bettica" della Marina che li ha soccorsi hanno parlato di un centinaio di dispersi. Tra i migranti giunti in Italia, due avrebbero perso in mare il figlio di sei anni.
#SAR sequenza ribaltamento peschereccio - salvati 562 #migranti - operazione #MareSicuro #MarinaMilitare pic.twitter.com/QZNy3nSA0J
— Marina Militare (@ItalianNavy) 25 maggio 2016
Stando alle cifre dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati aggiornate al 25 maggio, sono 37.785 i migranti giunti in Italia dall'inizio dell'anno.