Con lui salgono a 153 i soggetti legati all'estremismo religioso "accompagnati alla frontiere" dal 2015 a oggi. Dal suo profilo Facebook elementi di adesione alla jihad
Aveva contatti con Anis Amri, il terrorista autore della strage di Berlino, ed è stato espulso. Si tratta di un 37enne tunisino, residente a Latina, che era già stato segnalato nell'ambito degli approfondimenti investigativi avviati in seguito all'attentato del 19 dicembre. L'uomo, intestatario di un'utenza emersa appunto tra i contatti di Amri, per motivi di sicurezza è stato rispedito con volo diretto a Tunisi dall'aeroporto di Fiumicino.
Con questa espulsione, la 21esim del 2017, dicono al Viminale, salgono a 153 i soggetti gravitanti in ambienti dell'estremismo religioso espulsi con accompagnamento alla frontiera dal gennaio 2015 ad oggi.
Il 37enne aveva aderito alla compagine "radicale" gravitante nella moschea di Latina opposta all'imam Arafa Rekhia Nesserelbaz di orientamento moderato. A seguito delle indagini svolte, è risultato tra l'altro intestatario di una utenza emersa tra i contatti legati al terrorista di Berlino quando quest'ultimo, nel giugno 2015, era stato ospitato nell'abitazione di Yaakoubi Montasser e della sua compagna, ad Aprilia (Roma).
L'utenza intestata al tunisino espulso è risultata, inoltre, associata ad un profilo Facebook con elementi che denotano la sua adesione all'ideologia jihadista, come anche la sua appartenenza a un circuito relazionale virtuale composto da soggetti legati all'Isis.