NAUFRAGIO E PANICO

Costa, trovati due corpi di donnaGabrielli: "La nave non affonderà"

Il commissario all'emergenza del naufragio del Giglio, Franco Gabrielli, ha riferito che sono state trovate senza vita altre due donne. Il bilancio delle vittime sale a 15, mentre i dispersi sono 22. Da domani lo svuotamento dei serbatoi

24 Gen 2012 - 07:15
 © Ap/Lapresse

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La compagnia sapeva dell'inchino al Giglio, la nave si è arenata non per una manovra d'emergenza di Schettino ma per pura casualità e la Costa fu informata da subito della collisione: lo hanno detto ai pm gli ufficiali di bordo della Concordia dai verbali pubblicati da La Repubblica. Un colpo all'immagine della compagnia e alla difesa di Schettino. Intanto sono stati trovati due corpi di donna: le vittime salgono a 15.

La giovane moldava verrà sentita
Sarà raccolta venerdì la deposizione di Domnica Cermotan, la 25enne moldava che la sera del 13 gennaio è stata vista in compagnia del comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, prima che avvenisse il naufragio. Lo si apprende in ambienti giudiziari. Da chiarire se la deposizione sarà raccolta nel paese di residenza della ragazza o a Grosseto. La sua testimonianza viene ritenuta importante ai fini della ricostruzione dell'accaduto.

Macchia d'olio al largo dell'Isola del Giglio
Una macchia di olio è stata avvistata al largo dell'isola del Giglio. Il fatto, riferito da alcuni residenti, è stato confermato dalla struttura del commissario per l'emergenza. L'olio sarebbe uscito dallo scafo nei giorni scorsi e le operazioni per la rimozione sarebbero già stata avviate.

Procuratore generale: "Armatore è garante sicurezza nave"

Secondo il procuratore generale della Toscana, Beniamino Deidda, afferma che "il datore di lavoro è garante delle norme di sicurezza e ne è responsabile. In questo caso - dichiara a proposito del naufragio della nave da crociera Costa Concordia davanti all'isola del Giglio - ci sono stati problemi e incredibili leggerezze".

Amico di famiglia: "Evidentemente Maria non si era buttata"
"Evidentemente, proprio come avevamo pensato, Maria, terrorizzata dal mare, non aveva mai lasciato la nave. Anzi, probabilmente quando tutti i suoi cari si erano tuffati con il giubbotto, compreso il marito Vincenzo che la teneva per mano, lei si è aggrappata alla ringhiera ed è risalita". A parlare è Carlo Cabrio, titolare dell'azienda edile di Salussola (Biella) dove lavorano il marito di Maria D'Introno, la giovane di 30 anni il cui corpo è stato identificato oggi e il cognato Antonio.

Ambasciata: "Nessuna donna ungherese dispersa"
Non c'era nessuna donna ungherese che viaggiava sulla Costa Concordia senza essere registrata: la persona che ne ha denunciato la scomparsa ha dato l'identità di un soggetto che risulta essere morto tre anni fa. Lo ha comunicato il ministero degli Esteri ungherese. "La segnalazione è senza fondamento".

Una delle vittime è "sposina di Biella"
E' stato identificato uno dei corpi recuperati dal relitto della nave Costa Concordia: si tratta di Maria D'Introno la "sposina di Biella", la giovane di 30 anni originaria di Corato (Bari). La donna, che si era trasferita nel Biellese dopo il matrimonio, era a bordo della nave crociera insieme al marito, ai cognati e ai suoceri che festeggiavano le nozze d'oro.

Procura interrogherà Ambrosio
Ciro Ambrosio, vicecomandante della Costa Concordia, indagato insieme a Francesco Schettino per il disastro del 13 gennaio, verrà sentito dalla Procura della Repubblica di Grosseto forse già venerdì. Lo riferiscono fonti inquirenti.

Recuperata seconda cassaforte Schettino
I sommozzatori dei Carabinieri hanno trovato nella cabina del comandante Schettino una seconda cassaforte che hanno posto sotto sequestro. I sommozzatori dell'Arma sono delegati dalla Procura di Grosseto alle indagini di polizia giudiziaria.

Difesa Schettino: "Indagare su ritardo Civitavecchia"
La difesa del comandante Schettino intende chiedere nuove indagini alla Procura di Grosseto sul ritardo di circa due ore la sera del 13 gennaio nella partenza della nave da crociera Costa Concordia dal porto di Civitavecchia. Questo aspetto, secondo l'avvocato, potrebbe essere legato a possibili avarie alla nave già nel corso della crociera, e non nell'imminenza dell'impatto sugli scogli all'Isola del Giglio.

Difesa Schettino: "Impossibile rifare reato"
Nel ricorso al tribunale del Riesame che sarà depositato mercoledì o giovedì prossimi il difensore del comandante Francesco Schettino chiederà la revoca degli arresti domiciliari. La motivazione dell'avvocato Bruno Leporatti è "la concreta impossibilità per Schettino di reiterare i reati" di cui è accusato.

Trovati altri due corpi: vittime salgono a 15
I sommozzatori hanno trovato altri due corpi di donne. Lo riferisce il commissario delegato all'emergenza, Franco Gabrielli. Le donne indossavano il giubbotto salvagente arancione (quello dei passeggeri) e si trovavano sul ponte 4, punto di raccolta della nave. Con questi il numero delle vittime sale a 15, mentre i dispersi che mancano ancora all'appello sono 22.

Da domani svuotamento carburante
I lavori di svuotamento di carburante su Costa Concordia inizieranno domani. Lo ha detto Bart Huizing, della Smit Salvage, la società che curerà l'operazione.

Ricerche finché sarà possibile
Le ricerche proseguiranno fino a quando sarà possibile ispezionare la nave. Lo ha detto il commissario delegato all'emergenza Franco Gabrielli. "Se ci sono cadaveri tra scafo e fondale "potranno essere recuperati solo quando la nave sarà riportata in asse".

Pronti al defueling
L'ammiraglio Ilarione dell'Anna, commissario alla sicurezza del comitato tecnico per l'emergenza del Giglio, ha detto di essere pronti a iniziare le operazioni di defueling sulla Costa Concordia.

Armatore: "Mai clandestini a bordo"
Costa Crociere "smentisce seccamente la voce che potessero trovarsi a bordo lavoratori clandestini": questa la precisazione fornita dalla compagnia, che ha ribadito le procedure di imbarco. "Le liste esatte di tutte le persone imbarcate e partite vengono comunicate alla sede della Compagnia subito dopo la partenza. Queste liste esatte - si legge - sono state fornite alle autorità per le operazioni di identificazione dei superstiti, delle vittime e dei dispersi"

Gabrielli: "Svuotamento e ricerche insieme"
Il capo della Protezione civile e commissario all'emergenza del Giglio, Franco Gabrielli, ha detto che le ricerche e lo svuotamento del carburante di Costa Concordia potranno proseguire contemporaneamente".

Gabrielli: "Nave stabile"
La Costa Concordia è "in condizioni di stabilità e non c'è nessun pericolo che si inabissi". Lo dice Franco Gabrielli, capo della Protezione civile e commissario straordinario all'emergenza del Giglio.

Difesa Schettino: "Indagare se pompa zavorra funzionante"
Indagare anche se la pompa di zavorra o di bilanciamento della nave Costa Concordia fosse funzionante: lo chiede il difensore di Schettino, avvocato Bruno Leporatti, nella richiesta di incidente probatorio del pm. Nel naufragio, il legale evidenzia "il progressivo sbandamento da prima a sinistra e poi a dritta subito dalla nave", e rileva che "come riferito da Schettino nell'interrogatorio di garanzia egli aveva chiesto inutilmente, più volte, la messa in funzione della 'pompa di zavorra' o di 'bilanciamento': non fu neanche possibile avviare le 'pompe esaurimento grandi masse".

Codacons convocato da Procura
L'associazione di consumatori Codacons è stata ammessa come parte offesa nel procedimento penale aperto dalla Procura di Grosseto nei confronti di Francesco Schettino, relativo alla tragedia del naufragio. Il presidente del Codacons Carlo Rienzi e i consulenti dell'associazione sono stati convocati martedì dai pm. Intanto prosegue la raccolta di adesioni alla class action che a breve partirà negli Usa contro Costa Crociere e contro la Carnival, alla quale hanno già aderito molti passeggeri italiani e stranieri".

Venerdì la verità dei capitani di lungo corso
I capitani di lungo corso vogliono dire la loro sul naufragio della Costa Concordia. L' Unione Sindacale Capitani di Lungo Corso (USCLAC), a cui aderisce anche il comandante Francesco Schettino, e l' Unione Nazionale Capitani e Direttori di Macchina (UNCDiM) hanno convocato a Genova per venerdì, una conferenza stampa sull'incidente del Giglio. Le due associazioni di comandanti - si legge in una nota - "vogliono in particolare sottolineare l'importanza di un approccio mediatico corretto ad un evento che rischia di avere ripercussioni gravi per le categorie da essi rappresentate, e per l'industria nel suo complesso".

Ministro Clini: "C'è già contaminazione"
"C'è già una contaminazione, stiamo cercando di impedire che ci sia fuoriuscita" di carburante. Così il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, risponde a una domanda sui rischi in seguito al naufragio della Costa Concordia. Sui tempi per iniziare il recupero "nessuna previsione".

Commissario Ue Gerogieva: "Bene i soccorsi italiani"
La catastrofe del naufragio di Costa Concordia all'isola del Giglio è stata affrontata in maniera efficace e competente e i soccorsi forniti dalle autorità italiane hanno permesso di salvare molte vite. Lo ha detto la Commissaria Ue agli Aiuti umanitari, Kristalina Georgieva. Nella prossima fase dell'analisi dei pericoli per l'ambiente potrà essere necessaria "una collaborazione pan-europea".

Compagnie assicurazioni: "perdite per 30mln euro"
La compagnia di riassicurazione tedesca Hannover Re si attende che il naufragio le possa costare circa 30 milioni di euro.

Terzo ufficiale: "Non addetti in plancia disturbarono l'accostata"
Silvia Coronika, terzo ufficiale della Costa Concordia, ha dichiarato che sul ponte di comando erano salite diverse persone "che disturbavano la manovra" e prima della partenza da Civitavecchia il comandante Schettino aveva ordinato di tracciare la rotta per l' "inchino" all'Isola del Giglio. Lo stesso comandante, dopo la collisione, ordinò all'ufficiale addetto alle comunicazioni radio di riferire che c'era stato un black-out alle richieste della capitaneria di sapere se c'erano problemi a bordo. Tra le "persone non preposte alla navigazione" cita il maître e il commissario Manrico Giampetroni. Queste persone parlavano, "disturbavano le manovre con conseguente calo di attenzione". Quanto all'evacuazione della nave Silvia Coronika dice poi di essersi gettata in mare insieme ad altre persone e di aver raggiunto a nuoto lo scoglio sul quale si trovavano Ciro Ambrosio e Dimitri Christidis e altri ufficiali "che mi riferivano di aver guadagnato terra con una scialuppa".

Schettino negativo al narco test
Sono negativi i test sull'assunzione di droga eseguiti sul comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino. E' quanto si apprende da fonti giudiziarie. "Non avevamo alcun dubbio che il test sarebbe stato negativo". Così Bruno Leporatti, difensore del comandante Schettino.

De Falco dai magistrati
Il capitano di Fregata Gregorio De Falco della capitaneria di porto di Livorno e' arrivato stamani alla procura di Grosseto per incontrare i magistrati e altri inquirenti impegnati nell'inchiesta sul naufragio della nave Costa Concordia davanti all'Isola del Giglio.

Palombari aprono un varco sui ponti 4 e 5
I palombari della Marina militare stanno per aprire con una serie di microcariche un grande varco tra il ponte 4 e il ponte 5 del relitto di Costa Concordia, per consentire un più agevole controllo della zona ristorante e dell'accesso del ponte scialuppe dove potrebbero trovarsi altri dispersi. In mattinata prevista una riunione del Comitato tecnico scientifico per decidere la data dell'avvio del prelievo del carburante.

L'inchino era stato pianificato
"A 4 miglia dall'isola del Giglio il comandante è salito in plancia e ha disposto la navigazione in manuale, poi ha ordinato un'accostata a dritta". Lo ha detto Silvia Coronika, terzo ufficiale in coperta, in turno la notte del naufragio. L'inchino era previsto sin dalla partenza e non era nemmeno la prima volta: "Non viene fatto sempre ma nelle ultime tre volte nella tratta Civitavecchia-Savona è stato fatto", ha dichiarato Alberto Fiorito, ufficiale addetto alla sala macchine.

Confusione e panico sulla plancia
Un'altra tegola che si abbatte sulla difesa di Schettino ("con la sua manovra ha salvato migliaia di vite", avevano detto i legali) è la conferma che la nave non è colata a picco in mare aperto ma si è arenata davanti all'isola su un fondale basso solo per una casualità. La nave si è piegata per l'inerzia e per l'effetto perno delle ancora gettate in acqua ma senza che fosse stato impartito l'ordine di dirigersi verso la costa. 

Costa informata della falla, la Capitaneria no
"Solo un black out". Così Schettino ha risposto e ha detto di rispondere alla Capitaneria di porto che chiedeva se ci fosse problemi a bordo. Gli ufficiali interrogati hanno spiegato quei lunghi minuti successivi alla collisione con lo scoglio di granito. Schettino aveva chiamato la compagnia e al telefono con con Roberto Ferrarini, marine operator di Costa, pare si sia accordato per non lanciare subito l'allarme. Il capitano era però stato informato da Giuseppe Pillon (altro ufficiale in sala macchine) che almeno cinque compartimenti erano allagati quando la nave può resistere solo con tre reparti invasi dall'acqua.

"Inchino" dei tifosi del Napoli a Schettino
"Comandante Schettino siamo con te" è il testo di uno striscione apparso nel settore ospiti dello stadio Artemio Franchi - Montepaschi Arena poco prima dell'inizio della partita di campionato di serie A tra Siena e Napoli e firmato club Napoli Meta (il paese d'origine del comandante Schettino). Guarda la foto.

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