L'atto vandalico compiuto dopo essere stato licenziato dalla casa vinicola Case Basse
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Sarebbe un ex dipendente il responsabile dell'atto vandalico compiuto nei giorni scorsi nelle cantine della ditta vinicola Case Basse di Montalcino (Siena), quando ignoti hanno versato nelle fogne 600 ettolitri di Brunello, danneggiando irreparabilmente la produzione dell'azienda guidata da Gianfranco Soldera. L'uomo, Andrea Diggisi, avrebbe compiuto l'atto vandalico per vendetta dopo essere stato licenziato.
Lite per un alloggio non concesso
L'arrestato, un romano di 39 anni, A.D., già conosciuto alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio sarebbe stato "mosso da vecchi rancori" nei confronti del suo ex titolare: tra i motivi, "quello dell'aver preferito un altro dipendente nell'assegnazione di un alloggio di pertinenza dell'azienda".
Un danno da sei milioni di euro
La scoperta dell'atto vandalico risale al 3 dicembre scorso: chi ha agito, dopo essere entrato nella cantina di Case Basse, aveva aperto i rubinetti delle botti facendo defluire nelle fogne 600 ettolitri di Brunello, distruggendo l'intera produzione di vino dal 2007 al 2012. Il danno economico per Case Basse della famiglia Soldera, una delle aziende più titolate del territorio di Montalcino, e' calcolato in 6/7 milioni di euro.
Le indagini inizialmente si erano indirizzate su varie ipotesi investigative "per poi convergere su quella che ha portato all'arresto dell'odierno indagato nei cui confronti venivano raccolti molteplici e concreti elementi di responsabilità in ordine al contestato reato di sabotaggio", dicono gli inquirenti.