Aveva il cellulare della vittima nello zaino. Rilasciato l'operaio interrogato ieri dai carabinieri
Svolta nelle indagini sull'omicidio di Ilaria Leone, la 19enne strangolata in un bosco a Castagneto Carducci, nel Livornese. I carabinieri hanno fermato un uomo, Ablaye Ndoye, 34enne di origine senegalese, e lo hanno interrogato: è sospettato di essere l'assassino della giovane, che conosceva. L'operaio di Piombino prelevato ieri sera dal lavoro e sentito per ore è stato invece rilasciato.
Il giovane che uscito dalla caserma è stato fatto salire su una macchina in borghese dei carabinieri, conosceva Ilaria. Questo almeno è quanto dice Alessandro, un coetaneo della ragazza uccisa che era davanti alla caserma insieme ad altri amici della ragazza. ''Usciva ogni tanto anche con noi - dice Alessandro - o meglio, non con me ma sicuramente frequentava Ilaria e altri giovani del gruppo''.
Della ragazza, che lavora in un ristorante della zona, erano state perse le tracce la sera di mercoledì; ieri il suo corpo è stato ritrovato in un oliveto da un operaio, che ha dato l'allarme. I carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato la ragazza con i jeans e gli slip abbassati, ed ecchimosi tali da far pensare a un tentativo di violenza o comunque a un delitto passionale.
Nello zaino dell'uomo il cellulare della vittima - "Il senegalese fermato per l'omicidio di Ilaria Leone era conosciuto come spacciatore e la giovane era una consumatrice di sostanze stupefacenti". Lo ha detto il procuratore di Livorno, Francesco De Leo ,spiegando poi che nello zainetto del giovane è stato trovato il telefonino della ragazza. Lo zaino era nascosto nel giardino della casa dove il senegalese vive con alcuni connazionali.
Non aveva il permesso di soggiorno - Il senegalese inoltre non aveva il permesso di soggiorno ed era già destinatario di un provvedimento di espulsione le cui pratiche erano in corso. Il procuratore De Leo, insieme al comandante provinciale dei carabinieri Massimiliano Della Gala, ha confermato che l'uomo non ha ancora confessato, ma che "su di lui ci sono pesanti indizi". "Era conosciuto come persona violenta e con precedenti per lesioni, furto e danneggiamento". Alle indagini ha contribuito anche la comunità senegalese, molto forte nella zona.
Violenza sessuale, atteso l'esito dell'autopsia - Sarà l'autopsia, in programma domani a Pisa, a confermare se la ragazza è stata anche violentata. I carabinieri del Ris stanno anche cercando di verificare dove la giovane è stata uccisa: sul corpo infatti ci sono segni di trascinamento. "Molto probabilmente - ha detto il procuratore De Leo - è stata uccisa da un'altra parte anche se poco lontano".
Gli amici di Ilaria assediano la caserma - "Assassino, assassino". Così si sono rivolti alcuni amici di Ilaria Leone al giovane senegalese che stava uscendo dalla caserma insieme ai carabinieri. "Lo sapevo che era lui", ha urlato una giovane amica della ragazza trovata morta. Secondo quanto si apprende, il senegalese sarebbe stato conosciuto dai ragazzi della zona e anche da Ilaria.