A TRENTO

Malaria, l'esperto: "Sofia forse contagiata con un ago pungidito"

L'errore durante il controllo della glicemia. Scartate le altre ipotesi, al vaglio dei Nas tutti i casi registrati in Italia

10 Set 2017 - 18:34

    © ansa

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Potrebbe essere stato un ago pungidito a causare il contagio di Sofia, la bambina trentina di 4 anni morta di malaria. E' l'ipotesi avanzata dal dottor Walter Pasini, direttore del Centro di Travel Medicine and Global Health. L'infezione sarebbe dunque avvenuta nel periodo in cui la piccola era ricoverata a Trento per diabete, mentre in pediatria erano presenti due bimbe con la malaria.

Scartate le altre ipotesi - L'ago sarebbe servito per controllare la glicemia della bambina. "L'ipotesi che una zanzara Anophele, di cui peraltro non risultano tracce nelle trappole dell'ospedale, possa avere punto una delle due africane e poi la piccola appare inverosimile, così come le altre ipotesi formulate all'inizio", ha spiegato l'esperto.

Il pericolo delle infezioni ospedaliere - "La vicenda - sottolinea Pasini - pone drammaticamente in evidenza il tema delle infezioni intraospedaliere, che sono le più frequenti e gravi complicanze dell'assistenza sanitaria e componente importante della nocività dell'ospedale. Le infezioni contratte in reparto sono la conseguenza della scarsa igiene ambientale, dell'inosservanza dei protocolli atti a tutelare la sterilità degli interventi chirurgici e diagnostici invasivi, della crescente antibiotico-resistenza e dell'imperizia e negligenza del personale. Non esiste ancora nel nostro Paese piena consapevolezza del problema da parte delle autorità sanitarie, dei medici e della pubblica opinione, ma desta viva preoccupazione l'emergenza di batteri resistenti a tutti gli antibiotici, anche quelli di nuova generazione, tra cui ceppi di bacilli di Koch multiresitenti ai farmaci con cui si cura la tubercolosi".

L’importanza della formazione professionale - "Compito fondamentale delle direzioni sanitarie e dei servizi di igiene - conclude Pasini - sarà quindi sempre più l'educazione e la formazione professionale del personale medico e infermieristico". L'obiettivo è "ridurre l'impatto delle infezioni ospedaliere sui degenti, specie quelli più suscettibili di ammalarsi: bambini piccoli, anziani, malati di tumore e immunodepressi".


Tutti i casi di malaria al vaglio dei Nas – Tutti i casi di malaria registrati in Italia negli ultimi due mesi saranno esaminati dai carabinieri del Nas. Nell’ambito dell’inchiesta contro ignoti per omicidio colposo aperta della Procura di Trento, gli specialisti analizzeranno storia clinica, viaggi all’estero e spostamenti dei pazienti colpiti dalla malattia.

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