Il veicolo parcheggiato in prossimità del lago Trasimeno. Il padre indagato per omicidio colposo
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Un bambino di 11 mesi che aveva accusato un malore dopo essere stato lasciato solo in auto, sembra per tre ore, a Passignano sul Trasimeno (in provincia di Perugia), sul lago, è morto. Il personale sanitario del 118 ha tentato inutilmente di rianimarlo. Il piccolo è figlio di una donna di origini albanesi e di un italiano. L'uomo è indagato per omicidio colposo. Per i carabinieri "la morte causata da prolungata esposizione ai raggi solari".
"Prolungata esposizione ai raggi solari"
Il comando provinciale dei carabinieri di Perugia in una nota fa sapere che il bambino è morto per "arresto cardio circolatorio causato da una prolungata esposizione ai raggi solari all'interno dell'autovettura del genitore".
L'auto nella quale si trovava il bambino, di nome Jacopo, una Opel Corsa scura, si trovava all'interno del parcheggio del club velico di Passignano, dove lavora il padre, in una giornata in cui nella località la temperatura esterna ha raggiunto i 30 gradi. La vettura è già stata portata via. I carabinieri del comando provinciale di Perugia e della compagnia di Città della Pieve stanno svolgendo accertamenti sulle cirscostanze della morte.
Dai primi accertamenti svolti dai militari è emerso che verso le 9-9.30 il padre aveva parcheggiato nel piazzale antistante il club velico, lasciando il bambino all'interno del veicolo. Alle 12.30 circa lo stesso genitore, tornato all'auto per fare rientro a casa, ha trovato il figlio e - sempre in base alla ricostruzione - ha cercato inutilmente di soccorrerlo chiamando immediatamente il 118. I carabinieri del reparto operativo di Perugia e della compagnia di Città della Pieve sono intervenuti intorno alle 12.40 dove poco prima un equipaggio del 118 aveva costatato il decesso del bambino.
Il padre indagato per omicidio colposo
Il sostituto procuratore di Perugia, Mario Formisano, che coordina le indagini sul decesso, ha disposto l'autopsia del piccolo che si terrà sabato 28 maggio e il sequestro dell'auto. Inoltre, come atto dovuto, ha indagato il padre del bimbo per omicidio colposo.
"Non abbiamo motivi di ritenere che non si tratti di una disgrazia", ha dichiarato il comandante provinciale dei carabinieri di Perugia, Carlo Corbinelli. "I genitori del piccolo sono distrutti".
Genitori sotto shock
Sono stati condotti all'ospedale di Perugia in stato di shock i genitori di Jacopo. Il padre Sergio Riganelli, 41 anni, è il factotum molto apprezzato del "Club velico Trasimeno", nel parcheggio del quale era posteggiata la vettura. La madre Eva è una psicologa di origini albanesi. La salma del bambino si trova nella camera mortuaria dello stesso ospedale.
Il padre doveva accompagnarlo al nido
Jacopo sarebbe stato lasciato solo in auto per circa tre ore, dalle 9.20 alle 12.20. Da una prima ricostruzione degli investigatori il padre, che è un dipendente del circolo velico, doveva accompagnarlo al nido del paese ma, proprio come è successo al genitore di Teramo, si sarebbe dimenticato. Quando si è accorto di quello che era successo il bimbo era già agonizzante. La madre del piccolo è una psicologa di origini albanesi ma da molti anni residente in Italia.
"I soci lo adorano"
La coppia stava ristrutturando la casa dei genitori di lui. "Sono sconvolto, mi sento impotente davanti a questo dramma" ha detto commosso il presidente del Club velico, Aurelio Focignanò, aggiungendo che il padre del bambino al club faceva il marinaio e curava la sede e altre attività. "I soci lo adorano - ha proseguito Forcignanò - per la sua serietà e la sua disponibilità". "Con la moglie sono innamoratissimi ed erano stati uniti ancora di più da quel figlio" ha aggiunto l'uomo. La coppia era sposata da poco.