A processo una 58enne di Cordigliano: è accusata di aver avvelenato gli animali per non aver ricevuto due mensilità. Ma lei smentisce
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Avrebbe avvelenato i cani dei suoi inquilini, in ritardo di due mesi con il pagamento dell'affitto. Una 58enne di origine salernitane è finita a processo, a Treviso, e rischia fino a 18 mesi di carcere. Ad accusarla è proprio la coppia, in difficoltà economica dopo aver perso il lavoro. L'avrebbero vista lanciare nel giardino dell'appartamento di Cordignano delle polpette risultate poi avvelenate. Ma la padrona di casa smentisce: "Quella sera ero a Napoli".
I problemi cominciano quando la coppia, lui 35 anni, lei 29, perde il lavoro e inizia a non riuscire più a far fronte alle spese. Come racconta il quotidiano Il Gazzettino, i due iniziano a ricevere messaggi poco eleganti dalla padrona di casa, che li intima a pagare i debiti.
Poi il fattaccio: i tre cani dei due protagonisti muoiono. Per il veterinario non ci sono dubbi: Puppy, Bubu e Tommy sono stati avvelenati.
La 29enne punta subito il dito contro la padrona di casa. Dice al giudice di averla vista una sera, tornando a casa, tirare delle "palline" nel giardino della casa.
La 56enne respinge però qualsiasi accusa. Quella sera - ha raccontato - era a Napoli, come confermato dalle testimonianze di sua figlia e di suo nipote.