I carabinieri e la polizia hanno convinto i profughi a terminare la protesta. Intanto la direzione sanitaria precisa: "Nessun ritardo nei soccorsi, l'ambulanza è arrivata in venti minuti"
Migranti in rivolta al centro di prima accoglienza di Cona, nel Veneziano, dopo la morte di una richiedente asilo ivoriana di 25 anni, uccisa da una trombosi, come ha rivelato l'autopsia. I profughi hanno acceso roghi e 25 operatori sono stati costretti a barricarsi all'interno della struttura. "Siamo rimasti al freddo e al buio", hanno raccontato. Sono intervenuti carabinieri e polizia che sono riusciti a convincere i profughi a terminare la protesta.
Intorno alle 17 i migranti si sono presi l'intera ex base missilistica, hanno spento le luci e dato fuoco ad alcuni bancali, con gli operatori barricati nei container e negli uffici. Le forze dell'ordine hanno cercato una mediazione e alla fine i 25 operatori sono stati liberati.
Autopsia: l'ivoriana uccisa da una trombosi - Intanto gli esiti dell'autopsia sul corpo della giovane ivoriana rivelanto che la donna è stata uccisa da "una trombo-embolia polmonare bilaterale", come ha detto il sostituto procuratore della Repubblica di Venezia Lucia D'Alessandro, escludendo completamente ipotesi legate a fatti violenti o a malattie virali contagiose.
"La donna giunta al pronto soccorso già priva di vita" - La donna, come spiegato dalla direzione sanitaria, è arrivata al pronto soccorso già priva di vita. Inoltre, "non è nota la dinamica dei fatti avvenuti dentro il cpa, perciò il corpo è attualmente a disposizione della magistratura. La donna è stata trovata dal compagno riversa in bagno priva di conoscenza. Gli uomini del 118, arrivati tempestivamente sul posto, hanno prontamente iniziato le manovre rianimatorie e trasportato la donna al pronto soccorso piovese, dove purtroppo è arrivata priva di vita".
Direzione sanitaria: "Ambulanza arrivata in venti minuti" - Intanto emerge che lunedì l'ambulanza ci ha messo poco più di venti minuti a raggiungere il cpa. Tanto è il tempo trascorso infatti dalla chiamata giunta al 118 alle 12.48, all'arrivo del mezzo, alle 13.09. Lo precisa in una nota la direzione dell'Unità locale sociosanitaria, contestando i "presunti ritardi nei soccorsi alla giovane donna deceduta". Si precisa, inoltre, che la richiesta telefonica di soccorso è registrata ed è a disposizione delle autorità inquirenti.
Cento migranti trasferiti in Emilia Romagna - E, dopo le proteste, il ministro dell'Interno Marco Minniti ha disposto il trasferimento di circa cento migranti attualmente ospitati nel centro di accoglienza di Cona in strutture presenti in Emilia Romagna.