Ha sempre cambiato “veste” per prendere posizione sui temi dell’attualità
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Indossa una tutina nera inconfondibile. La bionda Eva, la donna per antonomasia, quasi lui fosse l’uomo ideale, è sempre al suo fianco. L’auto è da sempre una jaguar e-type del 1955 cupè nera e c’è sempre un colpo, un furto, da portare a termine. Diabolik sembra non invecchiare mai ma, ridendo e scherzando, il primo di novembre 2012 compie 50 anni.
Sempre uguale e sempre diverso. Diabolik ha cambiato “veste” per prendere posizione sui temi dell’attualità schierandosi contro i manicomi nel bel mezzo della polemica sulla legge Basaglia. Si è scontrato con la corruzione in politica durante il ciclone giudiziario di Tangentopoli. Ha sconfitto mafiosi e terroristi aiutando le forze dell’ordine ma con la violenza.
Diabolik è stato un rivoluzionario, nel ’62, anche nel formato. Nacque da un'idea di Angela e Luciana Giussani che, osservando tutti i giorni i pendolari che transitavano per la Stazione di Milano Cadorna (vicino alla quale viveva), ebbero l'intuizione di realizzare un fumetto con un formato tascabile, cioè che si potesse facilmente leggere aspettando il treno e poi in viaggio, per riporlo infine comodamente in tasca.
A Lucca, patria italiana del fumetto con “Lucca Comics” si incontrano Martin Mystère e Diabolik. A palazzo Guinigi, sede del Must-Museo della città di Lucca, l’appuntamento tra i due è per la mostra “Mysteri Diabolikamente lucchesi”, mostra dedicata all’esposizione delle tavole originali di una storia inedita, appositamente realizzata e raccolta in un volume.