Maestro del bianco e nero e della fotografia di paesaggio, si è spento a Milano a 69 anni
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Si è spento a Milano, all'età di 69 anni, Gabriele Basilico, maestro indiscusso della fotografia. Dopo gli studi di architettura aveva iniziato la carriera da fotografo dedicandosi soprattutto a paesaggi urbani. Celebre il suo uso del banco ottico e del bianco e nero. Tra i servizi più noti realizzati, ci fu quello su una Beirut devastata dalla guerra. Era gravamente malato da qualche mese.
Tra gli ultimi lavori realizzati, tutt'ora visibile a Milano in una esposizione a cielo aperto, quello sul nuovo quartiere di Porta Nuova, ritratto dalla sua nascita ad oggi. Le fotografie sono state esposte in occasione dell'inaugurazione di piazza Gae Aulenti.
La malattia lo aveva colpito circa un anno e mezzo fa e nelle ultime settimane le condizioni di Basilico sono decisamente peggiorate.
L'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Stefano Boeri, amico del fotografo, ha postato un ricordo sulla sua pagina Facebook. "La morte di Gabriele Basilico ci priva di un protagonista assoluto della storia della cultura visiva internazionale. I suoi occhi di fotografo sono divenuti col tempo gli occhi di tutti noi, davanti alla complessità infinita dei fenomeni urbani - si legge -. Occhi che hanno incorniciato, registrato e documentato centinaia di spazi urbani e città del mondo, riuscendo trasmettere la loro sensualità, a decifrare le contrapposizioni più stridenti e a dare dignità anche ai luoghi più derelitti". Per poi concludere: "Per la cultura, l'arte, la fotografia -anche per me, che a Gabriele devo moltissimo- è un momento di grande tristezza".