Mostra curata da Vittorio Sgarbi
Gillo Dorfles © Gianni Marussi
Da martedì 31 luglio 2012, presso lo spazio culturale Milano Art Gallery a Milano, la personale di Gillo Dorfles, curata da Vittorio Sgarbi, coincide anche con la cerimonia d'apertura della nuova galleria di Salvo Nugnes, direttore di Promoter Arte. In mostra opere in ceramica, mosaici e acqueforti. Questa esposizione segue quella di Spoleto Arte, sempre a cura di Vittorio Sgarbi.
All'inaugurazione presenti il Soprintendente Arch. Alberto Artioli, il Prefetto di Milano Dott. Gian Valerio Lombardi , Vittorio Sgarbi e numerose personalità del mondo della cultura da Philippe Daverio a Elisabetta Sgarbi, della moda come Elio Fiorucci, dell'informazione da Alessandro Sallusti a Claudio Brachino, dello spettacolo...
Certamente scommettere sull'apertura di un spazio per creare un luogo d’incontro e di confronto aperto ai molteplici stimoli offerti dalla Cultura, oggi è una scommessa coraggiosa da seguire e sostenere. A settembre lo spazio ospiterà il Festival Artistico Letterario Cultura Milano.
"Nelle opere di Dorfles - osserva Vittorio Sgarbi - rivivono l'euforia di Mirò e una remota suggestione di artisti armeni, come Gorky e Minassian".
"Sgarbi è riuscito a trascinarmi in questa mostra, che non volevo fare, ma ha un potere convulsivo, cui non si riesce a sfuggire".
Per Dorfles un solo rimpianto quello di non essere riuscito a sciare quest'anno per un raffreddore. Dorfles, classe 1910, riesce a coinvolgere non solo con il suo humor ma con opere gioiose e fresche, con la capacità di volere misurarsi anche con la ceramica come se il tempo fosse un'unità che non lo riguarda. Progetti per il futuro? "Non ne ho, perché averne significherebbe non avere futuro".
Una mostra gioiosa, accattivante e per certi versi sorprendente.
I piatti di ceramica sono stati realizzati presso il Laboratorio Ernan Design di Canepa e Pacetti, Albisola Superiore (SV); i mosaici presso il Laboratorio Matteo Berté, Milano e le acqueforti presso il Laboratorio di Attilio Piferi di Cantù (CO). L'organizzazione è di Promoter Arte di Salvo Nugnes, che ha curato anche Spoleto Arte.
Catalogo Edizioni PromoArte con testi di Vittorio Sgarbi, Giuliano Pisapia, Salvo Nugnes, Elio Fiorucci, Alberto Artioli, Mario Resca e Luigi Sansone.
© Gianni Marussi
inaugurazione Gillo Dorfles
Gillo Dorfles nasce a Trieste il 12 aprile 1910. Dopo una laurea in medicina, con specializzazione in psichiatria, rimasta nel cassetto, diventa, negli anni, critico e filosofo d’arte oltre che professore universitario di estetica.
Ha insegnato nelle Università di Milano, di Firenze, di Cagliari e di Trieste; numerose le lectio magistralis in istituzioni e accademie nazionali e internazionali. Segue con passione la storia e l’evoluzione dell’arte non solo come critico e studioso, ma anche come attore e protagonista. È intensa, originale e prolifica la sua produzione pittorica. Dorfles è interessato e attratto sia dall’aspetto conoscitivo e intellettuale dell’arte, sia da quello pragmatico, materico e operativo. Nel corso della sua lunga carriera rivede, mutando anche radicalmente, i riferimenti stilistici e i presupposti teorici a cui le sue opere si ispirano.
Dipinge sia per divertimento personale sia per sperimentare nuove e audaci soluzioni formali.
Nel 1948 fonda – con Atanasio Soldati, Galliano Mazzon, Gianni Monnet, Bruno Munari - il Movimento Arte Concreta (MAC) che promuove l’arte non figurativa. Il MAC sostiene un astrattismo concreto e geometrico, svincolato da qualsiasi tensione imitativa e lontano da ogni finalità lirica.
Tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta partecipa a numerose mostre del MAC, in Italia e all’estero. Espone nel 1949 alla Libreria Salto di Milano. Dal 1950 partecipa a parecchie collettive, tra cui la mostra del 1951 alla Galleria Bompiani di Milano, l’esposizione itinerante in Cile e Argentina del 1952 e la grande mostra Esperimenti di sintesi delle arti, svoltasi nel 1955 alla Galleria del Fiore di Milano. Nel dicembre del 2011 espone al Museo di Arte Moderna e Contemporanea (Mart) di Rovereto.
Energico, instancabile scrittore e saggista, scrive oltre 30 volumi. Usa un linguaggio semplice e immediato: sostiene che l’uso di parole altisonanti e criptiche, da parte di molti intellettuali, è sintomo di mancanza di chiarezza e di idee.
Tra le sue opere Il divenire delle arti (1959), Nuovi riti nuovi miti (1965), Le oscillazioni del gusto (1970), Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto (1972), L’intervallo perduto (2006), Horror Pleni, La (in)civiltà del rumore (2008), Conformisti (2009) e Fatti e Fattoidi (2009). Sempre nel 2009 pubblica Arte e comunicazione. Nel marzo del 2010 pubblica Irritazioni - Un’analisi del costume contemporaneo. In questo scritto Dorfles confessa, con sottile ironia, la sua inconciliabilità con la contemporaneità, pervasa dall’iperconsumismo, che beffeggia e che critica in modo sarcastico. Numerose le monografie tra cui quelle su Bosch, Dürer, Feininger, Wols, Scialoja. Pubblica due volumi dedicati all’architettura: Barocco nell’architettura moderna (1951) e L’architettura moderna (1956). Nel 1963 il suo famoso saggio: Il disegno industriale e la sua estetica. Collabora a diverse testate tra cui Le Arti. Nel 1995 partecipa alla stesura del Manifesto dell’antilibro, presentato ad Acquasanta in provincia di Genova. Dorfles sostiene la natura artistica dell’editoria di qualità e il ruolo del lettore come artista. Nel settembre del 2010, Comunicarte Edizioni pubblica 99+1 risposte: un’intervista ‘lunga un secolo’ attraverso la quale Dorfles ripercorre la sua lunga e intensa vita, ricordando alcuni incontri d’eccezione: da Italo Svevo a Andy Warhol, da Leo Castelli a Leonor Fini.
Numerose la onorificenze ricevute tra cui il Compasso d’Oro, assegnato dall’Associazione per il Design Industriale (ADI), la Medaglia d’Oro della Triennale, il Premio della Critica Internazionale di Girona, Franklin J. Matchette Prize for Aesthetics. È stato insignito dell’Ambrogino d’Oro dalla città di Milano, del Grifo d’Oro di Genova e del San Giusto d’Oro di Trieste. Nell’aprile 2007, l’Università di Palermo, gli conferisce la laurea honoris causa in Architettura. È Accademico Onorario di Brera, membro dell’Accademia del Disegno di Città del Messico, Fellow della World Academy of Art and Science, Dottore honoris causa del Politecnico di Milano e dell’Università Autonoma di Città del Messico.
Milano Art Gallery - Spazio Culturale
via G. Alessi n. 11
201234 Milano
Tel. 02/76280638 - info@milanoartgallery.it - www.milanoartgallery.it