la "rivoluzione"

Musei, arrivano i "superdirettori"

Online il bando internazionale per "rivoluzionare" venti strutture d'eccellenza. Il ministro della Cultura Franceschini: "Per gli storici dell'arte di tutto il mondo, un'occasione unica"

09 Gen 2015 - 11:33
 © ansa

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Arriva una piccola-grande rivoluzione nei musei. Entro il 1 giugno, selezionati con un bando internazionale, arriveranno i direttori per i 20 strutture al top, dagli Uffizi alla Galleria Borghese, dalla Reggia di Caserta al Polo Reale di Torino, quelli ai quali il decreto Art Bonus e la riforma del Mibact hanno concesso l'autonomia fiscale, amministrativa e gestionale. Già online sul sito del ministero, il bando è anche sulle pagine dell'Economist.

"Per gli storici dell'arte di tutto il mondo, un'occasione unica", afferma il ministro della Cultura Franceschini, presentando alla stampa estera l'iniziativa italiana anticipata qualche settimana fa anche dal premier Renzi. Porte aperte per professori e direttori di museo stranieri, quindi, purché dotati di titoli di studio e con una "comprovata qualificazione professionale".

Ma anche al ritorno dei tanti "cervelli in fuga", come si augura il ministro. Anche se al bando, che scade il 15 febbraio, possono partecipare "ad armi pari" gli italiani e quindi gli attuali direttori dei tanti gioielli d'arte italiana, a partire dal responsabile degli Uffizi Antonio Natali, che si è subito detto pronto a mettersi in gioco.

I posti ai quali ambire non sono pochi, perché partono le normali procedure "d'interpello" per trovare anche i responsabili dei 17 Poli Regionali previsti dalla riforma, nonché gli altri direttori e soprintendenti. "In questo caso puntiamo a farcela entro il 1 febbraio", assicura Franceschini, che sottolinea come uno dei criteri di cui si terrà conto, sarà "quello della rotazione, che fa sempre bene". Esclusa solo Pompei, in attesa che si concluda il Grande progetto di restauro, ci sarà un cambio totale.

Una volta insediati, i magnifici 20 rimarranno in carica per quattro anni con stipendi che vanno dai 145 mila euro lordi annui dei 7 siti super top (tra questi gli Uffizi e la Reggia di Caserta) ai 78 mila, sempre lordi, degli altri 13 musei, che la legge (pare per mere esigenze di risparmio) considera "uffici di livello dirigenziale non generale".

Di certo cambiano, e di molto, le possibilità gestionali, con un elenco di compiti da paura, che va dalla "programmazione, l'indirizzo, il coordinamento e il monitoraggio di tutte le attività di gestione del museo, compresa l'organizzazione di mostre, nonché di studio, valorizzazione, comunicazione e promozione del patrimonio museale", alla gestione del personale (che comunque, almeno per il momento rimane dipendente dal ministero), gli orari, il prezzo dei biglietti, l'autorizzazione dei prestiti, l'affidamento delle attività e dei servizi pubblici di valorizzazione del museo.

Rimane la grande questione dei bookshop e delle caffetterie, i cosiddetti "servizi aggiuntivi", pochissimi in tutta Italia, come riconosce anche il ministro, con le gare che non si rinnovano da anni e le poche strutture esistenti in mano sempre alle stesse gestioni. Franceschini ricorda che il suo governo ha voluto affidarsi per questo alla Consip, la società dello stato che gestisce le gare, "ci siamo fermati perché mancavano i direttori, cercheremo di concludere presto", assicura. Per un vero rilancio dei musei italiani, sono fondamentali.

Le strutture interessate - Citati nel bando presentato dal ministro della Cultura, ecco i 20 musei top, per i quali si può concorrere da tutto il mondo alla direzione. Sono divisi in due tranche: i primi sette (dalla Galleria Borghese alla Reggia di Caserta) sono considerati "uffici di livello dirigenziale generale" e per i loro direttori sono previsti emolumenti maggiori; gli altri 13 sono considerati invece uffici di livello dirigenziale non generale con emolumenti minori
1) Galleria Borghese, Roma;
2) Gallerie degli Uffizi, Firenze;
3) Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma;
4) Gallerie dell'Accademia di Venezia;
5) Museo di Capodimonte, Napoli;
6) Pinacoteca di Brera, Milano;
7) Reggia di Caserta;
8) Galleria dell'Accademia di Firenze;
9) Galleria Estense di Modena;
10) Gallerie Nazionali d'arte antica di Roma;
11) Galleria Nazionale delle Marche, Urbino;
12) Galleria Nazionale dell'Umbria, Perugia;
13) Museo Nazionale del Bargello, Firenze;
14) Museo Archeologico Nazionale di Napoli;
15) Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria;
16) Museo Archeologico Nazionale di Taranto;
17) Parco archeologico di Paestum;
18) Palazzo Ducale di Mantova;
19) Palazzo Reale di Genova;
20) Polo Reale di Torino

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