Passione

Sesso al primo appuntamento: sì o no?

È questo il grande dilemma che attanaglia le donne quando escono con un uomo conosciuto da poco. E spesso c’è poco tempo per dare la risposta. Proviamo a farci suggerire dai risultati di due studi sul tema

29 Mag 2014 - 07:00
 © agenzia

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Nel terzo millennio i tempi del sesso non sono (più) governati da questioni morali, bensì di…felicità. Ciò che anima il dubbio se andare a letto con un uomo al primo invito è la paura che la fretta possa pregiudicare la nascita di una storia importante. Dimenticati i timori di essere scambiate per donne poco serie, restano quelli di non avere un futuro d'amore con quell'uomo. Cosa conviene fare? Perché di convenienza si tratta. La risposta sta alla propria convinzione personale che non deve essere mai pilotata dagli altri.

Immancabile, il copione si ripete: lui vi piace, vi invita fuori, la vostra mente va al dopocena immediatamente dopo aver preso accordi. “E se la situazione si fa incandescente? Ci sto o no?”. Facile rispondere se si desidera solo una storia da una notte, un po' più complicato se invece il desiderio è quello di iniziare relazione a lungo termine. La domanda sottesa riguarda proprio la nascita di una coppia: conoscersi sotto le lenzuola sin dal primo giorno precluderà l'amore (futuro)?

A dare una risposta ci ha provato uno studio condotto dall'Università dell'Iowa e pubblicato sulla rivista Social Science Research (“Hookups,” dating, and relationship quality: Does the type of sexual involvement matter?), secondo il quale fare sesso al primo appuntamento o avere un'amicizia di letto non compromette nulla a livello sentimentale: la qualità e la durata di una relazione di coppia non dipende da quando si è avuto il primo incontro sessuale.

Eppure, la questione resta aperta, almeno a livello personale. Un conto è la scienza, con le sue indagini razionali, un altro è ciò che si prova al livello emotivo, con i propri grattacapi. Nonostante la liberalizzazione dei costumi, non c'è una risposta che possa dirsi valida in assoluto o un comportamento che possa garantire un maggiore grado di felicità.

I fattori in gioco per rispondere (praticamente) a interrogativi come questi, sono tanti: la nostra attitudine, chi ci troviamo di fronte e quanto ci piace, se avremo modo di rivederlo in futuro, che tipo di relazione vogliamo intraprendere, quanto lui si dimostra insistente, la situazione, quanto crediamo nell'istinto e così via.

Ma c'è soprattutto una questione che non va mai sottaciuta (almeno a se stesse): la scelta. È importante scegliere di fare sesso la prima volta che si incontra un uomo, e non trovarsi a farlo, o peggio, sentirsi obbligate ad accondiscendere. Non si è più nel campo del godimento sano, ma di una coazione che non si desiderava affatto. E la questione è tutt'altro che moralistica: ciò che preoccupa è il “post”, quando ci si potrebbe sentire tristi o persino arrabbiate con se stesse. Lo dimostra una recente ricerca della Cornell University sul grado di soddisfazione di 6000 coppie, secondo il quale infatti fare sesso in modo "affrettato", senza una reale convinzione da parte della donna, potrebbe portare la futura coppia ad avere scompensi e difficoltà.

Una domanda tutt'altro che facile quella del sesso al primo appuntamento, dunque. Che i due studi comparati complica ulteriormente. Ecco perché è importante rimandare il tutto alla propria scelta personale. Tra le tesi a favore c'è quella ce la vita è “adesso” e bisogna cogliere l'attimo fuggente: testare la compatibilità sessuale dopo la prima cena permetterebbe di comprendere presto le proprie affinità in quel campo. Tra quelle contro, figura invece la convinzione diffusa che l'attesa migliorerebbe il desiderio sessuale. Ma in fondo, quanto tempo si può aspettare? E che differenza c'è tra il primo e il terzo appuntamento? A voi la scelta!

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