Cinque consigli per iniziare a farti corteggiare
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Questione di seduzione, ma non solo: far sentire l'altro una persona speciale è un piccolo dono capace di cambiare la giornata
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Sono moltissime le donne convinte che la cavalleria sia ormai desolatamente morta e defunta, eppure è il caso di fare una riflessione. Siamo sicuri di non aver desiderato noi stessi questa inversione di tendenza? Dopo secoli in cui il corteggiamento aveva obblighi e ruoli precisi, la tensione si è allentata e il Novecento ha dato prova di essere un territorio in cui scoprire libertà prima mai immaginate. Forse è arrivato il momento di compiere una nuova rivoluzione e ritrovare un pizzico di quella cavalleria dimenticata, lasciare spazio all'azione dell'altro per riscoprire l'autenticità di un corteggiamento che non sia gioco di ruoli, ma piacere per la gentilezza. Ecco come fare.
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1. Sono tantissime le donne, anche bellissime, che faticano ad accettare un complimento. Ritrosia o imbarazzo a parte, spesso si tratta anche di un'insicurezza di fondo, combinata all'incapacità di rispondere senza voler apparire falsa o pretenziosa. Purtroppo la risposta più brutta per chi fa un complimento è sentirsi dire "Non è vero!”. Se una persona ti ha fatto un complimento è perché desiderava esprimere il suo pensiero: accettalo. E se sei troppo timida per rispondere limitati a uno sguardo; sorridere, anche solo per un attimo, rompe il ghiaccio e mette in contatto due persone al di là delle parole.
2. Sei abituata a fare tutto da sola, sei una donna indipendente e ami la tua libertà: ottimo, ma questo non significa che un uomo non possa trovare piacevole aprirti la porta oppure pagare la cena al tuo posto. Essere libere e in grado di provvedere a se stesse è meraviglioso, ma attenzione a non cadere nell'opposto e peccare di rigidità. Al massimo, se non ami sentirti in debito, puoi rispondere con un sorriso: "Grazie, allora ricambio con l'ammazzacaffè” oppure offrire lo spunto per un prossimo invito, sempre che tu abbia voglia di rivedere la persona in questione.
3. È bene distinguere il corteggiamento... dallo schiavismo! Molte donne purtroppo sconfinano in un opportunismo che rischia di avvelenare e inquinare anche il più gentile fra i comportamenti disinteressati: non usare i sentimenti che un'altra persona prova nei tuoi confronti per raggiungere dei vantaggi. Un passaggio in auto può essere un gesto gentile, ma essere accompagnate come fosse un dovere è un'imposizione; ognuno ha il diritto e il dovere di diventare una persona autonoma, dunque vietato approfittarsi della gentilezza e trasformarla in calcolo.
4. Ascoltare le persone a cui vogliamo bene e pensare al loro benessere fonda le basi di una buona relazione, in amore così come sul piano dell'amicizia. Il corteggiamento non è solo questione di ruoli maschili o femminili: impara a andare oltre e occupati della persona. Non far mancare un sms per dire "Quanto è stata emozionante questa serata insieme!", è un pensiero bello che vale la pena dedicare, renderà felice chi lo riceve. Ognuno di noi ha bisogno di sentirsi compreso, amato, desiderato.
5. Farsi corteggiare è saper flirtare, imparare a giocare con l'altro fra tenerezza e arguzia, farsi avanti e, quando è il caso, ritirarsi. Anche in un rapporto di lunga data non smettere di stuzzicare l'altro, dare attenzione e cercarla nel partner. Se ora il tuo compagno si scorda di gesti che nei lontani tempi del fidanzamento seguiva come prassi normale, fallo notare apertamente, con un pizzico di malizia e un sorriso. Ricordare che chi è al nostro fianco ama le nostre piccole attenzioni sarà uno stimolo a continuare a darne, con generosità e buon umore.