Eros & anagrafe

Il sesso più bello è a 45 anni

Come (ri)scoprire il piacere del corpo e godersi l'esperienza con un amore più consapevole

18 Ago 2015 - 07:00
 © agenzia

© agenzia

Secondo i dati di una recente ricerca il periodo migliore per il sesso è oltre i quarant'anni. Malgrado siamo abituati ad associare l'ebbrezza dell'amore ad adolescenza e giovinezza per gli esperti gli anni compresi fra i venti e i trenta in molti casi presentano un fattore elevato di stress e ansia. Ascoltare le necessità del proprio corpo, trovare modalità più felici nelle relazioni d'amore fanno invece parte di un lungo percorso, ecco perché la forza dei quarant'anni è la consapevolezza di aver raggiunto un equilibrio nuovo. Impara a godertelo e lanciati nella libertà di un amore spensierato.

LO STUDIO - Dai dati emersi durante una ricerca effettuata dall'Institut Francais d'opinion publique il sesso migliore si fa a 45 anni. È a questa età che si raggiunge il picco del piacere e possiamo pensare che a questo siano legate motivazioni di ordine fisico e psicologico. L'83% degli italiani ritiene che i 45 siano l'età giusta per godere pienamente dell'amore, tanto che il 70% degli intervistati ha dichiarato di essere del tutto soddisfatto della propria vita di coppia: il piacere si prolunga fino ai 65 anni segnando una lunga fascia temporale in cui incontrare una nuova modalità nel rapportarsi all'atto sessuale.

UOMINI IMMATURI? - Secondo un sondaggio condotto dal canale televisivo Nickelodeon gli uomini maturano all'incirca a 43 anni. La differenza fra sesso maschile e femminile sarebbe di circa dieci anni: le donne, infatti, mostrano di raggiungere una piena maturità a 32 anni circa. Un terzo delle donne intervistate ha dichiarato che la causa principale della rottura di una storia è un uomo mammone, poco incline a impegnarsi e prendere sul serio le cose. Complice l'educazione familiare, oggi si trascorrono più anni a casa, inseguendo un titolo di studio universitario e condizioni lavorative spesso precarie e difficili. La diretta conseguenza? I tempi si allungano e i progetti di una vita a due vengono spesso rinviati.

IL CORPO FEMMINILE - Nonostante la libertà di scelta verso il proprio percorso di vita, oltre che professionale e di studio, l'orologio biologico per le donne continua a ticchettare senza sosta. La voglia di un figlio, insieme all'aspettativa delle tappe da raggiungere, possono aumentare lo stress dei trent'anni, in cui si è giovani, ma anche più esposti alle incertezza della vita e la precarietà professionale. Dagli studi emerge che la fase dei trent'anni è, dunque, vissuta con più stress. Quando si crea una famiglia notti in bianco, neonati e difficoltà economiche possono appesantire la coppia. Al contrario, durante i quaranta il corpo cambia, insieme all'esistenza: si incontra una nuova fase, in cui è possibile riprendere spazio per sé, sentirsi più sicuri e meno ansiosi.

PIÙ PASSIONE, MENO ANSIA - Secondo le indagini a vent'anni si è più concentrati sulla performance e inclini a sviluppare ansia da prestazione. Con l'esperienza il bisogno di piacere all'altro scende e si recupera un rapporto di intimità e vicinanza con il proprio corpo, sviluppando accettazione e gioia verso se stessi. Ci si accetta di più e si acquista una maggior libertà sperimentando il piacere senza imbarazzi: ecco l'alchimia segreta capace di far decollare un nuovo modo di rapportarsi al sesso. Quando con il partner di sempre si sono superate tante battaglie e momenti difficili nasce un'intimità profonda, a cui non appartiene più il senso di perfezionismo di un tempo. Abbandonarsi all'amore diventa un dono per sé e per l'altro, un momento prezioso da vivere insieme. Ed è così che dovrebbe essere, a ogni età.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri