Non c'è bisogno di grandi sondaggi per scoprire che la cellulite è l'inestetismo più combattuto della storia dell'umanità. Per conoscere questo nemico della linea, occorre innanzi tutto fare un passo indietro e porsi una domanda chiave, della quale spesso non si conosce la corretta risposta: Che cos'è la cellulite? – E' un accumulo di grasso, talvolta molto pronunciato, localizzato soprattutto negli arti inferiori, sulle caviglie e sui fianchi, oppure sulle sporgenze dell'osso del bacino. Il fatto che sia o meno presente dipende molto dall'efficacia che ha nella singola persona la circolazione distrettuale, il microcircolo e capillari: una buona funzionalità favorisce la prevenzione e la cura degli odiosi cuscinetti. Secondo le ultime teorie, ancora non confermate, per intervenire si dovrebbe agire direttamente sull'adipocita, ossia sulla cellula più piccola del grasso, la cui attività sarebbe responsabile del disturbo.
Quante donne ne soffrono? - In Italia il problema, con vari livelli di gravità, interessa otto donne su dieci, di qualsiasi età, anche se ne risultano più colpite le donne in età fertile, tra gravidanza e menopausa. In questa fase della vita interviene infatti anche la presenza degli ormoni, che influiscono nell'aumento della dimensione del grasso. Non esiste un solo tipo di cellulite, ma se ne riconoscono una ventina: per capire come agire sarebbe opportuno riconoscere esattamente la tipologia dalla quale siete affette. Quindi non pensate che qualsiasi prodotto sia efficace: fatevi consigliare da uno specialista.
Come combatterla? - Contrastare la cellulite è possibile, ad ogni età. Va bene la ginnastica aerobica, perché brucia gli zuccheri e smaltisce la massa grassa, ma soltanto se ci si allena 3-4 volte a settimana per 40-45 minuti. Un allenamento che dura la metà del tempo e che comporta uno sforzo maggiore non sortisce lo stesso effetto: sotto i 20 minuti di movimento la cellulite rimane lì. Mai comunque superare i 60 minuti di lavoro fisico. Gli effetti migliori si hanno con l'acqua gym, il nuoto e la bicicletta, da praticare almeno 3 volte a settimana. Anche il cibo è importante: meglio mangiare frutta e verdura, integrata con bioflavonoidi, presenti in alimenti come agrumi, mirtilli, uva, prugne, ciliegie, more, melone e ananas.
E se non va via? - Una delle maggiori confusioni – spiega il presidente dell'AMPIS, Aesthetic Medicine Practical Italian Society, Prof. Giovanni B. Agus - è quella riguardante il lipoedema, che appare come una forma di cellulite ma non lo è. Chi ha il lipoedema ha le gambe cosiddette “a colonna” ma questo disturbo cronico colpisce sin dall'età più giovane: se una donna ne è affetta, occorre intervenire subito prima che diventi grave. Il 7-8% delle persone ne è interessata, generalmente senza sapere di esserlo. La causa principale del lipoedema è la posizione, che interessa il 25% di chi ne è affetto. Questi soggetti dovrebbero fare un'analisi posturale per capire se abbiano un appoggio corretto: a volte basta un buon plantare per risolvere il problema.
Un grande "classico", per combattere la cellulite, è sempre il massaggio. Guardate il video tratto dall'archivio del programma "Bella più di prima"