Le accortezze da usare e i potenziali rischi da conoscere quando si tratta di chiome
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C'è chi lo fa per contrastare i capelli bianchi o chi vuole semplicemente accondiscendere al desiderio di cambiare il proprio aspetto: tingere i capelli è un'esperienza ormai comunissima, per molti addirittura un'abitudine. Eppure le colorazioni per i capelli sono state messe ripetutamente sotto accusa per la presenza di componenti nocivi, responsabili di dermatiti e di altri sgradevoli conseguenze per il cuoio cappelluto, per la pelle del viso e persino per gli occhi. Ecco allora i consigli degli esperti e le accortezze da seguire e gli “ingredienti” da tenere particolarmente d'occhio.
Come ci spiegano gli specialisti della Società Italiana Allergologia, Asma e Immunologia Clinic, tra i cosmetici per la cura dei capelli, la tintura rappresenta il prodotto che più frequentemente si rende responsabile di dermatiti da contatto, in particolare per la presenza di alcuni coloranti pericolosi. Ma occorre prestare attenzione anche agli shampoo e perfino ai prodotti a base di erbe.
Attenzione all'“ingrediente” - Gli shampoo possono provocare dermatiti allergiche da contatto se contengono conservanti come la formaldeide e il quaternium-15. Pericolosa anche la parafenilendiamina, un colorante chimico permanente. Anche se possono sembrare più innocui, occorre fare attenzione anche ai prodotti erboristici, che in realtà potrebbero indurre delle reazioni cutanee anche molto importanti, ad esempio nei soggetti sensibili all'hennè, un colorante vegetale per capelli e tatuaggi.
I prodotti da evitare - “Generalmente andrebbero evitati prodotti cosmetici contenenti molti ingredienti – spiega il Prof. Eustachio Nettis, docente universitario di Bari e membro SIAAIC - poiché maggiore è il numero di sostanze contenute, maggiori sono le probabilità di manifestazioni irritative e/o allergiche. I soggetti per i quali sia già stata accertata una allergia cutanea a determinate sostanze dovrebbero leggere attentamente l'elenco degli ingredienti riportato nell'etichetta dei prodotti cosmetici in modo da evitarli qualora contenessero componenti verso i quali essi siano sensibilizzati”.
Meglio dunque privilegiare i prodotti che contengono un numero limitato di ingredienti (massimo 10), privi di potere allergizzante e non irritanti.
Minori rischi – Risultano invece più sicuri i prodotti come le lacche, i gel e i balsami, grazie al loro tipo di composizione, per la loro diluizione e per la bassa dose di sostanze contenute. Il consiglio finale dello specialista è comunque molto semplice: mai sottovalutare la benché minima reazione del fisico. Il prof Nettis raccomanda: "Rivolgetevi subito ad uno specialista per qualsiasi dubbio o per qualsiasi arrossamento, prima che la successiva applicazione possa dare origine a una reazione peggiore". Insomma, usare la testa serve anche per averla in ordine.