Oltre la dieta

Per dimagrire scrivi un diario

Vuoi ritrovare una buona forma fisica? Parti dalla mente: una dieta efficace non è tanto questione di conteggi calorici, quanto di consapevolezza e motivazione

01 Ott 2015 - 09:00
 © istockphoto

© istockphoto

Quante volte hai iniziato una dieta senza riuscire a ottenere i risultati desiderati? La difficoltà principale riguarda la motivazione, che spesso dopo i primi giorni di sacrificio tende ad affievolirsi. Un ulteriore problema da affrontare in un processo di dimagrimento è la capacità di individuare gli errori e cambiare il regime di sempre in vista di un nuovo stile di vita. Ecco perché il diario alimentare può aiutarti.

OSSERVA – Scegli un quaderno o un'agenda dove annotare tutti i giorni ciò che mangi: già a partire dalla fine della prima settimana avrai un'idea più precisa del tuo comportamento alimentare. Attenzione ai fuori pasto! Spesso non è ciò che mangiamo a tavola a far lievitare il girovita, ma gli snack e gli spuntini che usiamo per stuzzicare, di cui non ci rendiamo nemmeno conto. Il vantaggio di scrivere un diario alimentare è rendere evidente, nero su bianco, tutto ciò che mangi: soprattutto all'inizio presta molta attenzione a tutti i cibi che effettivamente hai anche solo assaggiato. Per comodità puoi tenere il diario in borsa e aggiornarlo momento per momento.

MENÙ SALVA LINEA – Se stai usando un raccoglitore puoi creare un vero e proprio dossier, dove aggiungere la lista degli ingredienti previsti per la dieta. Anche se può sembrarti inutile scrivi brevemente le ricette che ti sono piaciute fra quelle che stai sperimentando. I piatti che amiamo di più di frequente costituiscono un legame emotivo rispetto a persone o momenti speciali, come l'infanzia: scoprire nuovi sapori e annotare i tuoi esperimenti culinari ti aiuterà a creare un ricettario nuovo, più vicino alle tue esigenze di adesso. Le ricette di sempre? Dimenticarle non serve: lasciale per i giorni di festa e le cene importanti, oppure impara a modificarle in versione light.

PRENDI NOTA – Il cibo non è soltanto una questione di sopravvivenza, ma nutrimento dal corpo allo spirito. Annota le tue emozioni: queste osservazioni ti saranno molto utili per identificare i momenti di crisi e osservare come rabbia, gioia o tristezza influenzano il tuo comportamento alimentare. Gli attacchi di fame nervosa quasi sempre sono correlati a una situazione disturbata a livello emotivo, per questo può risultare utile capire cosa ti succede interiormente. Come si riflette il tuo stress, o la stanchezza, nel tuo rapporto con il cibo? Ogni persona sviluppa un approccio al cibo differente, tuttavia non ci esercitiamo abbastanza per diventarne consapevoli.

QUESTIONE DI DETTAGLI –
Quando si tende a smangiucchiare tutto il giorno si ha poca consapevolezza del cibo realmente introdotto nell'organismo. Se ti capita di mangiare senza avvertire realmente lo stimolo della fame, rimani all'erta e annota i momenti in cui capita. Scrivi dove sei, con chi ti trovi, che cosa hai mangiato: nel tempo le indicazioni ti aiuteranno a farti un'idea delle situazioni che ti portano verso il cibo.

STUDIA IL CASO – A distanza di due settimane puoi osservare l'andamento della dieta: avere un supporto con il quadro della situazione aiuterà a rendere più chiaro e immediato il tuo percorso. Secondo gli esperti annotare i propri consumi giornalieri favorisce una presa di consapevolezza rispetto al proprio regime alimentare. Verifica quali sensazioni ed emozioni sono emerse nell'arco dei giorni trascorsi, saranno spie in grado di raccontarti le tue difficoltà. Settimana dopo settimana potrai osservare come cambia la tua percezione verso il cibo e le emozioni ad esso connesse.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri