In trench, in jeans o in abito: le signore ironiche e ricercate della Milano Fashion Week
© Mondadori Foto
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Seconda giornata di sfilate, in passerella Max Mara, Emporio Armani, Just Cavalli e Dsquared 2
Dopo la giornata di ieri, la settimana della moda milanese entra nel vivo del suo fitto calendario. Ad inaugurare il secondo giorno sono le eleganti signore in trench di Max Mara, quindi si corre subito verso l'Armani/Teatro di via Bergognone per il defilè di Emporio Armani, che si mantiene nei ranghi di un'eleganza delicata e dai colori notturni che da sempre costituiscono la cifra del marchio. Dopo Fendi, che vi abbiamo raccontato nel dettaglio, le collezioni diventano ancora più colorate: prima quella di Just Cavalli, la linea più giovane di Roberto Cavalli, quindi quella Dsquared 2, disegnata dai canadesi Dean e Dan Caten. Ecco tutti i dettagli.
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Da Max Mara silhouette lunghe, linee dritte e pulite disegnano una figura slanciata, accentuata dai lunghi capelli portati sciolti. Arrivano direttamente dall'archivio del marchio le gonne a vita alta e le camicie, portate con stivali larghi che spesso riprendono le delicate fantasie floreali dell'ensemble. Questo non si traduce però in una mancanza di freschezza: al contrario, gli spunti del passato sono armoniosamente integrati con quelli di oggi. Così il trench si porta con i cappelli denominati bucket-hat rubati al mondo dell'hip hop, che mai come su questa passerella sono sembrati così signorili e sofisticati. Lo spolverino è scamosciato oppure scende fluido con il reverse a contrasto, di tanto in tanto si trasforma in giacca safari o gessata. Una sola parola d'ordine: raffinatezza.
Da Emporio Armani, invece, a dominare è un blu liquido e brillante, che di fatto si può considerare a tutti gli effetti il mood della collezione. Qualcuno lo chiamerebbe il periodo blu di Re Giorgio, che come sempre riesce ad ottenere il consenso di pubblico e stampa specializzata. Righe, rouches, PVC, trasparenze, metallizzato: divise urbane pensate per un pubblico giovane che non vuole rinunciare all'appeal couture nella vita di tutti i giorni. Belle le slip-on e i sandali, le tracolle bi-color e le buste da portare a mano, accessorio irrinunciabile. Ed è proprio lì, nell'eleganza rilassata di ogni capo, che si coglie lo spirito che ha reso Armani un nome di prim'ordine in tutto il mondo.
Sulla passerella di Just Cavalli, invece, l'aria Seventies che ha invaso prepotentemente la Milano Fashion Week si rivela in tutta la sua colorata esplosione di jeans e pantaloni a zampa d'elefante. Piaceranno alle celebrity affezionate al marchio i lunghi abiti foulard e gli ensemble dove la scampanatura dei pantaloni è ingentilita dalle stampe, di cui Roberto Cavalli è maestro. Tutti pronti per i festival di primavera, insomma, anche se con molti mesi di anticipo.
Dsquared2 ha chiuso la mattinata di sfilate, con una collezione dove coloratissime geometrie disegnavano un guardaroba cool dall'attitudine fresca e contemporanea. Protagonista la pelle, insieme agli immancabili jeans e alle piume, non esattamente facilissime da portare ma sicuramente di grande effetto. Gli elementi sportswear, come le t-shirt bianche, vengono mixati insieme a gonne importanti con fantasie optical o con intricati giochi di rouches. Se è difficile immaginarsi in ufficio vestite così, lo si prenda almeno come un invito a non essere banali negli accostamenti.
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