Imparare a prendersi meno sul serio non è superficialità, ma un'arte che permette di investire sulla qualità della vita
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Per alcuni è facile, per altri può essere un percorso da imparare con fatica nel corso della vita: la verità è la leggerezza dell'anima e la nostra voglia di affrontare le cose con un sorriso sono messe a dura prova dagli impegni e i ritmi stressanti delle nostre giornate. Imparare a prendere il mondo meno sul serio non è impossibile. Innanzitutto esercitati a vivere con più elasticità verso ciò che fai.
1) Secondo un'indagine statunitense, le persone utilizzano in media il 20% di ciò che possiedono: l'80% è l'ingombro di oggetti che tendiamo a non usare, ma di cui non riusciamo a fare a meno. Prenditi un week end per trasformare casa: vecchi cassetti, bauli, ripostigli strabordanti ti permetteranno un viaggio nel passato da cui riemergere un po' più leggeri. Consigliati due sacchi, in cui riporre, rispettivamente, le cose da buttare e quelle che possono servire agli amici.
2) L'armadio merita un discorso a parte, perché i vestiti non rappresentano semplicemente ciò che serve a ognuno di noi per uscire o andare al lavoro: al look appartengono capitoli di vita in cui viene a galla una faccia di noi completamente diversa da un anno all'altro. Sbircia nel guardaroba e chiediti: cosa non fa più parte di me? L'immagine che abbiamo di noi stessi cambia costantemente. Prova gli abiti che non indossi da tempo, elimina quello che non va più bene o ciò che, semplicemente, non ti fa sentire bene nella tua pelle. Puoi preparare un sacco con i vestiti che potrebbero piacere a familiari e amici. Scegli chi vuoi essere nel presente e lascia andare il passato.
3) Prova a pensare al modo in cui sviluppi le relazioni nella tua vita, ti dirà molto del modo in cui sei capace, o incapace, di creare relazioni basate su libertà, leggerezza, entusiasmo. Ci sono amici a cui siamo molto legati, che, tuttavia, finiscono con il riversare su noi continue frustrazioni, problemi, rabbia, magari con telefonate o chiacchierate interminabili: inizia a sottrarti, con gentilezza e, se all'inizio vuoi usare una certa diplomazia, una scusa. Sia l'amore, sia l'amicizia sono costruttivi quando ti permettono di respirare, sentirti libero di seguire le tue inclinazioni e desideri, esprimerti senza difficoltà.
4) Il tentativo di controllare costantemente tutto avvelena il lato più vitale e imprevedibile dell'esistenza. Non è possibile prevedere la vita. Viviamo in una società costantemente in corsa verso obiettivi e traguardi: impara a comunicare con i tuoi desideri, poniti pochi ma sostanziali mete, che ti permettano di aver presente quali sono i valori in cui credi e ciò di cui hai bisogno per sentirti bene. Nello stesso tempo, allenati a vivere anche il lato sorprendente delle giornate e prova a prendere gli imprevisti come un dono, invece che qualcosa contro cui arrabbiarti.
5) Molta della nostra frustrazione arriva dai giudizi continui con cui mortifichiamo noi stessi e gli altri. Prova a pensarla così: nello stesso modo in cui tu fai delle scelte secondo ciò che ti detta il cuore o in linea con il tuo modo di ragionare, gli altri, allo stesso modo, sono guidati dalle loro esperienze di vita, spesso radicalmente differenti dalle tue. Nel corso della giornata, prova a rimanere attento ai momenti in cui dai giudizi: ti accorgerai quanto siano numerosi, costantemente. Se solo sapessimo di più della vita altrui, sarebbero decisamente meno i giudizi che ne diamo.
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6) Qualcuno ti ha fatto arrabbiare o riesce sempre a innervosirti? Smetti di giustificarti e nello stesso modo smetti di convincere gli altri. Lo facciamo di continuo, eppure interrompere questo meccanismo è rivoluzionario. Spiega la motivazione delle tue azioni, nel momento in cui ti viene richiesto, ma non prendere a cuore il tentativo sotterraneo di cercare di convincere qualcuno a ragionare o agire in modo diverso. Cercare di far diventare gli altri uguali a noi stessi è una delle più grosse fonti di infelicità e frustrazione.
7) Allenati a creare momenti di piacere e bellezza all'interno della tua vita. Non servono grandi disponibilità economiche o una vacanza ai Tropici: si tratta di rendere ogni giorno più interessante e viva la tua esistenza grazie a ciò che ami. Cinema, una cena cucinando con gli amici, la domenica al parco o una pausa pranzo da trasformare in picnic, sono moltissime le piccole sorprese con cui rallegrare te stesso e chi ti circonda.
8) Giusto o sbagliato, positivo o negativo sono solo opinioni sulle conseguenze che certi eventi hanno nella nostra vita. Le cose accadono: possiamo cercare di ragionare, interpretare o scovare mille motivazioni tali da giustificarne l'esistenza, ma in realtà non sappiamo il perché di certi avvenimenti. Guardare i fatti dandone un giudizio solo in relazione di ciò che essi comportano per la nostra vita non ti aiuterà a affrontare meglio le cose. Più ti eserciterai a osservare le cose prendendole da una certa distanza, più i tuoi giudizi sul mondo e sulle persone progressivamente tenderanno a sgretolarsi.
9) Evita di rendere problemi e difficoltà più grandi di ciò che siano. Impara a rimpicciolire l'importanza delle situazioni negative e a trasformarle in una risorsa con cui attuare dei cambiamenti alla giornata o alla tua vita. Essere vivi significa continuare a esercitare il nostro dinamismo e la nostra capacità di adattarci al flusso dell'esistenza.
10) Quali sono le zavorre emotive di cui sei vittima? Storie d'amore finite male, rapporti di lavoro burrascosi, relazioni nella famiglia che creano dolore: concediti una serata libera in cui sdraiarti in un posto comodo di casa e ripensare a tutte le persone che hanno fatto, o che ancora sono parte della tua vita. Di ognuno pensa a ciò che ti trasmette, chi riesce a darti il buon umore anche in una giornata no e i rapporti che avvelenano, consciamente o no, la vita. Non esiste un modo definitivo per superare gli eventi che hanno creato dolore nella nostra vita, ma iniziare a vederli con lucidità ti aiuterà a lasciarli andare. Non è possibile cambiare il passato, ma puoi iniziare a scegliere il tuo presente. Da adesso.