Fare pace con se stessi partendo da una maggior consapevolezza del nostro fisico, che spesso non sappiamo più ascoltare
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I disagi alimentari sono la spia di qualcosa che si rompe nel profondo di noi stessi: il rapporto che ci lega al nostro corpo è la metafora quotidiana del nostro interfacciarci alla vita e può rivelarci come superare le nostre paure.
1. Da anni cerchi di dimagrire ma la parola "dieta" nella tua mente evoca l'immagine di un carcere? Cambiare il modo in cui interpretiamo gli eventi è fondamentale per focalizzarci sugli aspetti positivi anziché solo sui lati negativi. Abbandona l'idea della dieta e sostituiscila con un nuovo pensiero: stare in forma. Improvvisamente prenderai contatto con un bisogno nuovo del tuo corpo e una maniera diversa di sperimentare la tua fisicità.
2. Scegli un'attività fisica da iniziare a praticare subito. Se è qualcosa che riesce a portarti il buon umore, ai benefici sul piano fisico si sommerà una gestione migliore dei livelli di ansia e stress. Una semplice passeggiata all'aria aperta, come testimoniato da diversi studi, accelera il metabolismo, influisce sulla produzione di vitamina D, fondamentale nella prevenzione all'osteoporosi, e permette di riconnettersi con le nostre risorse interiori, favorendo un profondo rilassamento dell'organismo. Programma almeno 30 minuti di attività fisica ogni giorno: puoi sfruttare il percorso verso l'ufficio o il dopo cena.
3. A cosa pensi quando mastichi? Nella società occidentale vengono ingurgitate enormi quantità di cibo, quasi sempre in modo del tutto inconsapevole. I monaci zen hanno una regola per chi si trova nel ruolo del cuoco: pensare solo a ciò che si sta facendo. Mentre tagli, impasti, inforni guarda i tuoi gesti, stai creando ciò che diventerà nutrimento per te e i tuoi cari. Cerca di riflettere sul senso di gratitudine verso il cibo e la vita, e insegna questo semplice approccio, che è già meditazione, ai tuoi figli.
4. Appaga i tuoi desideri: quando ci diamo delle regole troppo ferree si rischia l'effetto opposto, ovvero generare un pensiero ossessivo su ciò che categorizziamo come 'proibito'. La parola d'ordine? Impara a sostituire. Se hai voglia di dolce soddisfa questo bisogno senza eliminare; ti basta scegliere una versione altrettanto gustosa ma con meno controindicazioni in termini di conservanti, grassi e zuccheri. Quando si comincia ad abituare il corpo a nuovi sapori, lentamente si agisce sul tipo di stimolazione senza cambiare il risultato finale: il cervello tenderà ad associare il gusto relativo al dolce a cibi diversi, per esempio frutta, yogurt, frutta secca.
5. Sei più focalizzato sul passato o sul futuro? Sappi che entrambi contengono delle insidie, perché non ti permettono di apprezzare l'unico momento autentico che abbiamo per agire, fare le differenza, vivere: l'attimo presente. Quando ci lasciamo liberi di ascoltarci nel profondo, allora accade che il corpo non sia più un nemico e, piano, piano, si inizi a fare pace con se stessi ritrovando il gusto per la vitalità, buon umore, energia.