Un mondo che nel 2014 cresce del 6,1% contro il -1,6% italiano
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Nonostante l'Italia sia in recessione (o forse proprio per questo), nel nostro Paese è boom dell'imprenditoria cinese, che cresce del 6,1% a fronte del -1,6% di quella italiana. In Lombardia, in Toscana, nel Veneto e in Emilia Romagna si concentra il 60% circa degli imprenditori cinesi. In generale, però, la situazione positiva è per tutta l'imprenditoria straniera, le cui aziende sono aumentate del 3,1% tra il 2012 e il 2013.
Nel 2008, le attività economiche cinesi in Italia erano salite del 42,9%, contro un incremento medio dell'imprenditoria straniera che si e' attestata al 23,1%.
Ecco dove si concentra la nuova imprenditoria - I settori maggiormente interessati dalla presenza degli imprenditori cinesi sono il commercio, con quasi 24.050 attività (con un buon numero di imprese concentrate tra i venditori ambulanti), il manifatturiero, con poco più di 18.2000 imprese (quasi tutte riconducibili al tessile-abbigliamento e calzature) e la ristorazione-alberghi e bar, con oltre 13.700 attività. Ancora contenuta, ma con un trend in salita molto importante, è la presenza di imprenditori cinesi nel settore dei servizi alla persona, ovvero tra i parrucchieri, le estetiste e i centri massaggi: il numero totale e' di poco superiore alle 3.400 unita', ma tra il 2012 ed il 2013 l'aumento e' stato esponenziale: +34%.
Il problema dell'illegalità - "Sebbene in alcune aree del Paese esistano delle sacche di illegalità che alimentano il lavoro nero e il mercato della contraffazione - rileva il segretario Cgia Giuseppe Bortolussi - non dobbiamo dimenticare che i migranti cinesi si sono sempre contraddistinti per una forte vocazione alle attività di business. I cinesi, infatti, nel momento in cui lasciano il Paese d'origine, sono tra i migranti più abili nell'impiegare le reti etniche per realizzare il loro progetto migratorio che si realizza con l'apertura di un'attività economica".
Una vocazione al business - La vocazione imprenditoriale dei migranti cinesi è fortissima. Se l'incidenza degli imprenditori stranieri sul totale dei residenti stranieri presenti in Italia e' pari al 14,4%, quelli cinesi sono addirittura il 29,6%: su oltre 223.000 cinesi residenti in Italia, ben 66.000 guidano un'attività economica. Le regioni più interessate - La Lombardia, con 14.000 attività, e' la regione più popolata da aziende guidate da imprenditoriali cinesi: seguono la Toscana, con poco più di 11.800 attività, il Veneto, con quasi 8.000 e l'Emilia Romagna, con oltre 6.800. In queste quattro Regioni si concentra oltre il 60% del totale degli imprenditori cinesi presenti nel nostro Paese. Lo scorso anno, infine, si e' verificato un forte calo delle rimesse: l'ammontare complessivo delle somme di denaro inviate verso la Cina dagli immigrati cinesi presenti in Italia e' stato di 1,10 miliardi di euro. Meno della meta' dell'importo registrato nel 2012 (2,67 mld di euro).