Il premier: "Correggiamo bilancio ma approviamo anche piano di investimenti"
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Nel Def, approvato dal Consiglio dei ministri, il governo ha rivisto leggermente al rialzo la crescita prevista per l'anno in corso. La nuova stima del Pil all'interno del quadro macroeconomico è infatti pari all'1,1% contro l'1,0% previsto finora. "Sviluppo e crescita senza aumentare le tasse", ha detto Gentiloni.
"Il primo è un messaggio di speranza. Abbiamo i conti in ordine e li abbiamo non aumentando le tasse, ma con misure di risanamento che si accompagnano a misure di sviluppo e di accompagnamento alla crescita". Così il premier Paolo Gentiloni al termine del consiglio dei ministri sul Def. "Il governo ha dato il via libera al Def, al Pnr, al decreto che contiene diversi interventi di crescita e sviluppo tra cui la correzione di bilancio e ha condiviso un piano di investimenti che sarà tradotto in un dpcm nei prossimi giorni", ha aggiunto Gentiloni.
La progressione del Pil - "Il Def registra un andamento con una crescita che gradualmente si sviluppa dallo 0,1% del 2014 allo 0,8% del 2015, allo 0,9% del 2016, all'1,1% del 2017. Questa progressione indica la strada che abbiamo seguito in questi anni, la sua gradualità e la necessità di insistere su questa linea", ha aggiunto Gentiloni. "Le nostre previsioni sono conservative e prudenti", dice ancora il premier, "sappiamo che possiamo e dobbiamo fare meglio, i numeri che sono positivi, migliorano, e devono tradursi, e non sempre è facile, in conseguenze per famiglie e imprese".
Avanti con binomio riforme-crescita, il deficit cala - "Il lavoro del governo continua e continua con il binomio riforme-crescita", dice ancora Paolo Gentiloni. Uno dei messaggi del Def, ha proseguito, "è un impegno, sappiamo che possiamo e dobbiamo fare meglio. I numeri sono positivi e sono numeri che migliorano, ma devono tradursi in conseguenze per famiglie e imprese", per la "riduzione delle diseguaglianze e il benessere". L'impegno, ha ribadito, è "la continuazione sulla strada delle riforme e di quello che hanno prodotto". "C'è una curva di riduzione del deficit dal 3% del 2014 al 2,1% che presumibilmente ci sarà quest'anno".
Piano investimenti da 47,5 miliardi fino al 2032 - - Insieme al Def e alla manovra aggiuntiva il governo ha esaminato un piano di investimenti da 47,5 miliardi fino al 2032 che sarà varato con un Dpcm. Lo ha annunciato il presidente del consiglio, Paolo Gentiloni. "Insieme queste misure e queste decisioni - ha aggiunto - credo che siano la migliore risposta a chi volesse presentare questa operazione come un'operazione depressiva. E' un'operazione che prosegue il percorso di risanamento e di rilancio della nostra economia".
Padoan: stime Pil conservative per politica stringente - Il Pil crescerà dell'1,0% nel 2018 e altrettanto nel 2019, "con u'impennata poi nel 2020". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, al termine del Cdm sul Def, parlando di "previsioni con conservative che auspicabilmente saranno riviste verso l'alto". "Avremo sorprese positive, questa è la mia convinzione", ha aggiunto, spiegando che i numeri sono quelli attuali per una "stance politica fiscale molto stringente".
Padoan: in piano riforme impegno a privatizzazioni - "Nel piano nazionale di riforma vengono ribaditi i pilastri dell'agenda di riforme strutturali del governo con la contrattazione decentrata, la legge sulla concorrenza, la lotta alla povertà, le privatizzazioni, oltre che le riforme di giustizia civile e amministrative importanti per la crescita". Lo dice il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. "La manovra di aggiustamento dell'0,2% è un aggiustamento pienamente strutturale che realizza 3,4 miliardi di euro per il 2017 con un beneficio di aggiustamento nei prossimi, ottenuto con l'efficientamento della gestione tributaria, con misure di lotta all'evasione validate dall'Ue e con misure solo in parte di tagli di spesa".
Padoan: un mld anno per sisma, misure per sviluppo - Con la manovra arriva "un fondo per diversi anni di valore annuale di almeno un miliardo di euro" per "sia per investimenti per la ricostruzione sia per dare risorse per la ripresa delle attività delle imprese che fanno parte delle zone colpite". Lo ha confermato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ricordando che il provvedimento introduce anche "misure che si iscrivono nel capitolo di finanza per la crescita, di semplificazione, di agevolazione amministrativa, di incentivo alla localizzazione in Italia delle imprese, di indirizzo del risparmio verso gli investimenti produttivi".