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Ecofin, Monti: "Lunedì la manovra in Cdm"

Bruxelles, il premier al termine degli incontri con i ministri dell'Ecofin: "Implementare misure per poter ridurre disavanzo a breve. Necessario fare presto"

30 Nov 2011 - 16:12
 ©  Afp

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"Si tratta di una materia che deve essere affrontata con mente aperta". Il premier e ministro del Tesoro Mario Monti, ha così espresso la sua posizione sugli Eurobond nel corso del dibattito pubblico dell'Ecofin ancora in corso in cui diversi Paesi, prima tra tutti la Germania di Angela Merkel, hanno espresso invece perplessità.

"Voglio sottolineare quanto noi siamo favorevoli a tutto quello che serve per migliorare la credibilità nell'ambito della disciplina di bilancio" ha aggiunto Monti, sottolineando come "le due proposte della Commissione Ue (su Eurobond e sorveglianza) si muovono in questa direzione".

Nel corso della discussione sulle nuove regole della "governance" economica, Monti ha inoltre sottolineato come esista un problema di comunicazione dato che finora i mercati "non hanno l'impressione di un rafforzamento" delle regole di governance economica.

"Lunedì la manovra al Consiglio dei ministri"
Lunedì arriverà la manovra in Consiglio dei ministri. Lo ha confermato Monti nel corso della conferenza stampa al termine degli incontri avuti stamane nel corso dell'Ecofin di Bruxelles. La manovra sarà orientata a "rigore, crescita ed equità".

"Confermato l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013"
"L'obiettivo della serie di riunioni e incontri bilaterali che ho avuto stamane era quello di presentare le priorità di policy del governo italiano e anche di contribuire all'approfondimento e alla soluzione dei problemi che sta incontrando l'area dell'euro" ha spiegato Monti, sottolineando di aver confermato, nel corso dell'Ecofin, l'obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2013.

"Bene asse con Francia e Germania, ma attenzione anche al resto dell'Europa"
"E' importante per l'Italia stare accanto a Germania e Francia ma lo vogliamo fare cercando di mantenere il più fecondo collegamento possibile con le istituzioni comunitarie e con grande attenzione agli stati membri che non sono membri della zona euro". Così Mario Monti, che ha inoltre spiegato: "Sappiamo che domani Sarkozy e dopodomani Merkel terranno discorsi di politica europea, io non ne terrò e "parlerò" con le misure che adotteremo lunedì 5 dicembre. La settimana prossima abbiamo appuntamenti importanti: l'8 all'Eurosummit e il 9 al Consiglio europeo".

"Snodo decisivo la prossima settimana"
Lo "snodo dell'8-9 dicembre sarà fondamentale. Ciò che sarà deciso o non deciso avrà il verdetto dei mercati. Mercati che non ho mai demonizzato anche se non vanno presi come divinità. Rappresentano la percezione collettiva su quello che fanno i singoli Paesi" ha detto il presidente del Consiglio riferendosi al Consiglio europeo.

"Rispettare impegni con Ue è interesse del Paese"
"Agli italiani dirò sempre che ciò che facciamo per gli impegni con l'Europa lo facciamo perché è nell'interesse nazionale, nell'interesse dei giovani, degli italiani che non sono ancora nati", ha detto il presidente del Consiglio che, parlando delle riforme strutturali che l'Italia si impegna a fare, ha aggiunto: "L'Europa può fare errori e se ne farà, lo faremo presente. Deve curare gli interessi di lungo periodo dei singoli stati membri".

"Riforme strutturali per ridurre il disavanzo a breve"
Il governo intende implementare le misure già varate dal precedente governo e varare ulteriori riforme strutturali per avere "effetti di riduzione del disavanzo già nel breve termine", ha detto Mario Monti, che ha spiegato che l'obiettivo è "assicurarsi che le misure prese dal precedente governo siano pienamente implementate e che ulteriori riforme stutturali che intendiamo introdurre lunedì siano tali da avere effetti di riduzione del disavanzo già nel breve termine".

"Necessaria velocità, altrimenti conseguenze gravi"
Monti ha inoltre lanciato un "appello al senso di urgenza e responsabilità" per arrivare rapidamente anche al varo degli interventi sulle pensioni. E ricorda che se l'Italia non riuscisse a fare ciò che deve "le conseguenze sarebbero molto gravi per tutti".

"Mai considerato una richiesta di aiuto al Fondo monetario internazionale"
"Non è stato mai preso in considerazione". Così Mario Monti riferendosi all'ipotesi di un aiuto dell'Fmi. Quanto al ruolo della Banca centrale europea, il premier ha sottolineato che "non se n'è assolutamente parlato".

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