Nonostante il periodo di recessione ogni giorno 12 milioni di italiani si siedono al tavolo di un locale. Spendendo ogni anno circa 12,5 miliardi di euro
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Nonostante la crisi, gli italiani non rinunciano al pranzo al ristorante durante le giornate lavorative: ogni giorno sono circa 12 milioni gli italiani che pranzano fuori casa, e ogni anno si consumano più di 1,8 miliardi di pranzi, con una spesa di circa 12,5 miliardi di euro. Un dato in costante aumento: negli ultimi 15 anni la percentuale di coloro che pranzano fuori casa è aumentata di 5 punti, passando dal 15 al 20% attuale.
I pranzi fuori casa, secondo i dati elaborati da "Sapore Tasting Experience" - il salone del settore che si tiene a Rimini Fiera dal 25 al 28 febbraio -, vengono consumati prevalentemente in trattorie o ristoranti (28%), un po' meno negli snack bar (22%) e nelle pizzerie a taglio o nelle tavole calde (18%). La spesa media a pasto è di 7 euro a testa, e tra i prodotti scelti spicca, al primo posto, nel 26% dei casi, un panino, seguono la pizza (23%), un primo (15%) o un'insalata (13%). Solo poco più di dieci italiani su cento continuano, invece, a essere fedeli al vecchio concetto di pasto completo fatto di primo, secondo, contorno e frutta.
Tra le bevande che accompagnano i cibi al primo posto risultano l'acqua minerale (46%) e le bevande analcoliche, mentre sono marginali i consumi di vino e birra. Quest'ultima, invece, viene molto apprezzata in altre occasioni, e risulta essere la bevanda alcolica preferita dagli italiani maggiorenni fino ai 44 anni.
Pizza e birra restano un classico
Il consumo di birra in Italia rimane comunque moderato e prevalentemente circoscritto ai pasti. Nei fine settimana, tra ristoranti e pizzerie, è la bevanda scelta dal 42,6% degli avventori, contro il 41,9% di chi preferisce il vino. Che nei giorni feriali si riprende però la rivincita, con il 21,8% contro il 19,6%.