FISCO, NUOVA STANGATA

Niente sconti dal governo: Iva al 23%Grilli: "Rialzo da ottobre, previsto in manovra"

Botta e risposta tra il viceministro dell'economia e la leader della Cgil Susanna Camusso: "E' una politica iniqua"

07 Mar 2012 - 15:22
 © Ansa

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"E' già previsto dal decreto salva Italia: l'Iva al 23% dal 1 ottobre. E' nella legge". Lo ha confermato il viceministro dell'Economia Vittorio Grilli, spiegando che per ridurre le tasse "non ci sono tesoretti". Immediata la replica del segretario generale della Cgil Susanna Camusso: "Era stato detto che l'aumento dell'Iva corrispondeva a un abbassamento della tassazione; si continua ad annunciare equità ma a fare politiche inique".

Botta e risposta tra il viceministro Grilli e la leader della Cgil Susanna Camusso. Campo della loro "battaglia" è stata la trasmissione Ballarò. Il colpo più forte lo ha dato però Grilli smentendo l'esistenza di un "tesoretto" e confermando la notizia che l'Iva, come già previsto dalla manovra dell'estate 2011, salirà al 23%

Grilli spiega che l'aumento ci sarà dunque, nonostante all'interno dell'esecutivo e in Parlamento si sia ragionato "intensamente" su come evitare questo secondo rialzo. Anche perché il precedente aumento (al 21%, insieme alle manovre sulle accise) ha avuto non pochi effetti sui prezzi al consumo. Basti pensare alla benzina che sfiora ormai 2 euro al litro. Con ripercussioni dirette e pesanti anche sul costo del carrello della spesa.

Ma Grilli conferma che si proseguirà su questa strada: "E' già previsto dal decreto salva Italia: l'Iva al 23% dal 1 ottobre. E' nella legge", spiega Grilli rispondendo alle domande di Ballarò. E il tesoretto? "Ci piacerebbe ma non ci sono tesoretti, solo previsioni fatte con cura sui conti pubblici". Insomma, spiega Grilli "la logica è alleggerire in futuro le tasse sulla produzione e spostarle su consumi e patrimoni. Con uno scopo: agevolare la crescita".

Immediata la replica di Susanna Camusso perché l'aumento dell'Iva arriva "oltre alle addizionali e a quello che è arrivato su Irpef e Iva. Si continua a parlare di equità ma a fare politiche inique". Grilli ribatte: "l'Iva la paga di più chi consuma di più. Spostare la tassazione dall'Irpef ai consumi è importante. Il tutto è compendiato dalla lotta all'evasione".

La riforma sul lavoro
E visto che si parla di risorse Susanna Camusso rilancia sulla riforma del mercato del lavoro: "oggi per gli ammortizzatori ci sono 8,5 miliardi, per fare un sistema equo e allargato bisogna arrivare a 15 miliardi. Cioè un 25% in più rispetto a quello che pagano lavoratori e imprese. Come si trovano non è difficile: con una progressività seria con le tasse sulla casa e la lotta al sommerso. Ma anche con le retribuzioni: quelle alte pagate in titoli di Stato con un risparmio anche sulla spesa corrente". E comunque di una cosa la Camusso è sicura: che le nuove regole sul mercato del lavoro che sono al centro della trattativa tra governo e sindacati "non creano un posto di lavoro che sia uno". La richiesta economica sugli ammortizzatori viene commentata da Grilli con un semplice "prendiamo atto".

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