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Crisi, Moody's: Europa a metà stradaFitch: Monti credibile, basta austerity

"L'uscita di scena del premier italiano comporterebbe rischi maggiori dei problemi economici"

21 Ago 2012 - 13:02
 © Ap/Lapresse

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L'attuazione di riforme strutturali nei Paesi periferici dell'area euro, come Grecia, Irlanda, Portogallo e Spagna, ha migliorato ma non completamente risolto gli squilibri esterni pre-crisi. E' il giudizio dell'agenzia internazionale Moody's, che sottolinea come la correzione sia solo a metà e che potrebbe richiedere diversi anni. Fitch promuove il governo Monti e dice che in Italia ora occorrono riforme e deve finire il tempo dell'austerity.

Fitch: "Monti è credibile, basta austerity"
"L'attuale governo italiano ha tantissima credibilità" e Monti deve fare progressi il più velocemente possibile "per creare una certa luce in fondo al tunnel", dice infatti il direttore operativo di Fitch David Riley a Bloomberg Tv, sottolineando come i rischi della fine del suo governo siano maggiori anche rispetto ai problemi dell'economia nel nostro Paese.

Riley sottolinea anche che "l'Italia non ha bisogno di altremisure di austerità, quelle varate sono sufficienti. Ma orasono necessarie le riforme".

Moody's: situazione difficile in Grecia e Irlanda
La soluzione della crisi del debito europeo è insomma solo a metà strada "nel miglior dei casi" e Paesi come Grecia e Irlanda potrebbero richiedere tempi lunghi, addirittura fino al 2016, per completare il loro programma di risanamento dei conti.

"L'Italia potrebbe uscire dal tunnnel entro il 2013"
L'Italia invece potrebbe vedere tornare nel 2013 la dinamica del Pil a livelli pre-crisi secondo il rapporto di Moody's, che sottolinea comunque che "l'aggiustamento potrebbe essere completo solo a metà" e "la recessione potrebbe durare fino al 2016". Moody's stima per l'Italia un Pil fra 0% e -0,5% nel 2013.

L'Italia ha comunque "ancora una forte necessità di correzioni macro e strutturali" per uscire dalla crisi secondo Moody's, che sottolinea comunque che il nostro Paese ha compiuto "alcuni progressi in aree specifiche come ad esempio la riforma del mercato del lavoro" e può contare su alcuni punti di forza quali "l'avanzo primario".

Migliore la situazione, secondo l'agenzia di rating, anche per Spagna e Portogallo: anche per loro il buio potrebbe finire entro il 2013 se sapranno applicare compiutamente le riforme adottate sino ad ora.

Secondo Moody's, tutti e cinque i Paesi considerati in difficoltà hanno già varato le difficili, ma necessarie, riforme per uscire rafforzate dalla crisi. Tuttavia "questa fase di aggiustamento è completa a metà nel migliore dei scenari, a seconda del Paese in questione".

Fitch: "Eurozona, rating a rischio"
Il direttore operativo di Fitch parla di rischio abbassamento rating nei Paesi dell'area euro "se non faranno passi avanti nel risolvere la loro crisi entro fine anno". Le recessioni di Spagna e Italia, avverte, "stanno erodendo il supporto politico per l'austerità e per l'euro. Se non vediamo progressi, potremmo tagliare il giudizio".

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