"NON PRIMA DI OTTOBRE"

Grecia, Juncker e Merkel prendono tempoRehn: Monti ha fatto molto e in fretta

Sugli aiuti non si deciderà prima del rapporto della Troika ad Atene. Il commissario Ue: "Sono meno pessimista sull'euro. Sì ai finanziamenti ponte a chi ha tassi troppo alti"

22 Ago 2012 - 19:20
 © Ap/Lapresse

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Il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, e la cancelliera tedesca Angela Merkel annunciano che nessuna decisione sarà presa sugli aiuti alla Grecia prima di avere il rapporto della Troika, che chiuderà la sua missione ad Atene ai primi di settembre. E i mercati europei pagano l'incertezza che deriva da queste parole: chiudono in rosso tutti i principali mercati del Vecchio Continente. 

"Totalmente contrario a Grecia fuori dall'Ue"
Il presidente dell'eurogruppo Jean Claude Juncker ha detto di essere "totalmente contrario" all'uscita della Grecia dall'eurozona in quanto un'eventualità di questo genere "non l'aiuterebbe e anzi creerebbe rischi maggiori" sia alla Grecia che all'Ue. "E' un vero amico della Grecia ed un mio amico personale di vecchia data", ha invece aggiunto il premier greco Antonis Samaras ai giornalisti riferendosi al presidente dell'eurogruppo. "Juncker - ha aggiunto il premier - mi ha informato di quanto l'Europa si aspetta dalla Grecia ed abbiamo discusso dei problemi di liquidità del Paese".

Olli Rehn: "Monti ha fatto molto e in fretta"
Intanto il commissario Ue agli Affari economici Olli Rehn dice di essere "meno pessimista sull'euro", auspica "finanziamenti ponte ai Paesi con tassi alti" e promuove il governo Monti. Il premier italiano, dice durante un discorso in Finlandia, "ha raggiunto molti obiettivi in poco tempo" in Italia. E aggiunge che "i Paesi con tassi troppo alti devono essere sostenuti con finanziamenti ponte fino a quando non ritorna la fiducia dei mercati nell'Eurozona".

Rehn dice poi di essere "meno pessimista sulle prospettive dell'euro rispetto alla primavera scorsa", aggiungendo che "la Bce ha un ruolo fondamentale nell'assicurare la stabilità del sistema finanziario nell'Eurozona".

Grecia, Juncker e Merkel rinviano le decisioni
Sulla questione Grecia il numero uno dell'Eurogruppo è intervenuto parlando alla televisione lussemburghese Rtl. "Aspettiamo il rapporto della Troika, ma comunque nessuna decisione sarà presa prima di ottobre", ha detto. E la cancelliera gli ha fatto eco dicendo che nulla sarà deciso nell'incontro di venerdì prossimo con il premier greco Antonis Samaras. E ha poi aggiunto che bisognerà comunque aspettare quello che dirà la Troika.

"Mi preparo ad andare ai negoziati di questa settimana - ha precisato la cancelliera - con l'idea che bisogna riuscire a fare in modo che ogni partner tenga fede ai propri impegni, che la Germania, la Francia e tutti gli altri paesi tengano fede ai loro impegni. Ciò di cui l'Europa ha bisogno è che vi sia credibilità in tutte le questioni politiche".

Su lo spread, giù le Borse
Proprio l'incertezza sugli aiuti alla Grecia favorisce le vendite sulle Borse europee, che chiudono tutte in netto calo. A Milano il Ftse Mib lascia sul terreno l'1,10% a 15.161 punti e il Ftse All Share l'1,08% a 16.041. Intanto il differenziale di rendimento tra i Btp e i Bund è salito di 10 punti base rispetto all'apertura, chiudendo a quota 420. Chiusure negative anche sulle altre Borse europee: a Londra l'indice Ftse 100 cede l'1,42% a 5.774,20 punti, a Francoforte il Dax perde l'1,01% a 7.017,75 punti e a Parigi il Cac 40 scende dello dell'1,47% a 3.461,65 punti. Madrid è la peggiore a -2,7% e Atene va giù dello 0,42%.

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