L'intervento dell'amministratore delegato di Fiat all''assemblea dell'Unione industriali di Torino. Confermati i target per il 2012. Critiche al governo: "Tolga la zavorra al Paese"
© Ap/Lapresse
"La verità è che non siamo malati, la Fiat nel suo insieme è sana e in ottima forma". L'amministratore delegato del Lingotto Sergio Marchionne replica così alle accuse contro i vertici della sua azienda lanciati da Diego Della Valle. All'assemblea dell'Unione industriali di Torino precisa che "Alfa Romeo non è in vendita" dopo le voci di interesse di Volkswagen per il marchio torinese. Confermati i target Fiat per il 2012.
"Confermati i target 2012"
L'amministratore delegato della Fiat parla di target confermati per il 2012 con ricavi superiori a 77 miliardi di euro ed utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi.
"Confermo impegno per l'Italia"
Sergio Marchionne conferma "l'impegno della Fiat verso questo Paese". "Come la più grande impresa privata italiana faremo tutto il possibile per contribuire alla risoluzione dei temi in agenda", conclude.
"Su ricerca partner straniero ho fallito"
"Ho cercato per otto anni un partner straniero per la Fiat e non ci sono riuscito. Su questo ammetto di avere fallito", afferma ancora l'ad di Fiat.
"Nessuno vuole investire in Italia"
"Non c'è nessuno che voglia accollarsi una sola delle zavorre italiane, che non sono i lavoratori nè gente, ma il problema è il sistema", spiega Marchionne.
"Alfa Romeo non è in vedita"
Quanto al Volkswagen, "do loro il benvenuto come produttori in questo Paese e farò tutto il possibile per facilitare il loro ingresso. Ben venga uno stabilimento Volkswagen nel nostro Paese. Ma - precisa - l'Alfa Romeo non è in vendita". E lo sottolinea in piemontese per essere più efficace.
"Le spacconate dei tedeschi non mi sorprendono"
Marchionne riferisce che Piech (ad di Volkswagen) avrebbe detto di "non aver fretta e che per ora Fiat non è ancora abbastanza malconcia. Quando lo sarà, allora lui si prenderà l'Alfa. Le spacconate dei tedeschi - aggiunge - non mi sorprendono. Quello che trovo stupefacente è che noi, in questo Paese, abbiamo perso ogni barlume di orgoglio nazionale".
"Non siamo a caccia di voti"
"La nostra non è una competizione politica - vuol sgombrare il campo da ogni dubbio l'amministratore delegato di Fiat - non siamo a caccia di voti, non partecipiamo a raduni elettorlai o a feste in maschera, non siamo un movimento popolista con baci e abbracci, foto di gruppo da Vasto. Non abbiamo nessuna coalizione di minoranza a garantirci la poltrona".
"Governo tolga la zavorra al Paese"
Marchionne attacca il governo che, a suo dire "deve fare la sua parte per rimuovere quelle zavorre che stanno ancorando il nostro Paese al passato". Un'Italia che, per lui, è tutta da ricostruire.