Gli Stati Uniti rischiano di perdere il rating massimo "tripla A" se non sarà risolta la questione del "fiscal cliff" (il precipizio fiscale)
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L'agenzia di rating Fitch minaccia di tagliare la tripla A degli Stati Uniti. Nel giorno in cui Barack Obama è stato rieletto, Fitch avverte il presidente: è necessario agire rapidamente per evitare il "fiscal cliff" (precipizio fiscale), che rappresenta un rischio per la ripresa. Per Obama, si legge in una nota dell'agenzia di rating, la "sfida è attuare un piano di riduzione del deficit credibile, in modo da evitare l'aggravarsi della crisi economica".
Ma la rielezione di Barack Obama alla Casa Bianca non è sufficiente per convincere anche un'altra agenzia, Moody's, a rimuovere l'outlook negativo sul rating statunitense, attualmente di "tripla A".
In una nota, Moody's afferma di voler conservare il suo giudizio fino al completamento delle trattative sul bilancio 2013. La vittoria di Obama, spiega l'agenzia di rating, ha rimosso l'incertezza sulla guida del Paese ma resta il problema di un Congresso diviso.
Negativa la reazione dei mercati alla rielezione di Obama
La Borsa di Milano chiude in forte calo, -2,49%, maglia nera d'Europa, così come Wall Street che termina gli scambi con il Dow Jones in ribasso del 2,36% a 12.933,20 punti e il Nasdaq che cede il 2,48% a 2.937,29 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 2,37% a 1.349,59 punti. A innescare le vendite sono i timori per il "fiscal cliff", ossia il complesso di aumenti di tasse e di tagli alla spesa che entrerà in vigore negli Usa dal prossimo gennaio se il Congresso non dovesse raggiungere un accordo sul taglio del debito.
Chiusura negativa anche per le altre borse europee sulla scia delle perdite di Wall Street e del taglio sulle stime di crescita dell'Ue. Londra cede l'1,58% a 5.792 punti. Francoforte scende dell'1,96% a 7232 punti, Parigi dell'1,99% a 3409 punti e Madrid del 2,26%.