La svolta

Banche, Mps diventa dello Stato: al Tesoro il 53,45%

La partecipazione potrà aumentare fino a un massimo del 70%, con ulteriore esborso per le casse fino a 1,5 miliardi, una volta acquistate le azioni dei piccoli risparmiatori che ne faranno richiesta

28 Lug 2017 - 22:15
 © ansa

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Mps è sotto il controllo dello Stato. Il Tesoro, dopo la ricapitalizzazione e la conversione dei bond subordinati in azioni, sarà titolare di una quota del capitale pari al 53,45%. E' quanto si evince da due decreti del ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan pubblicati in Gazzetta Ufficiale. La partecipazione potrebbe però aumentare, fino a un massimo del 70% circa, una volta acquistate le azioni dei piccoli risparmiatori.

Il salvataggio della banca più antica del mondo arriva a pochi giorni dalla scadenza, fissata dalla Bce, dell'11 agosto. Un rush finale prima delle ferie suggellato da due decreti del Tesoro. Il primo per la conversione dei bond subordinati del Monte dei Paschi in capitale, che determinerà un aumento di capitale per circa 4,473 miliardi di euro attraverso l'emissione di 517,1 milioni di azioni al concambio di 8,65 euro.

Il secondo per un aumento di capitale da 3,854 miliardi che il Tesoro sottoscriverà comprando 593,87 milioni di azioni a 6,49 euro ciascuna. La ricapitalizzazione complessiva vale dunque oltre 8,3 miliardi. Il tesoro diventa così titolare di una quota iniziale del 53,45% nel capitale della banca senese: la partecipazione può però aumentare fino a un massimo del 70% circa, con ulteriore esborso per le casse statali fino a 1,5 miliardi, una volta acquistate le azioni dei piccoli risparmiatori che, dopo la conversione dei bond, ne faranno richiesta.

Le regole fissate lo scorso inverno prevedono infatti lo scambio fra le azioni derivanti dalla conversione forzata dei bond subordinati in nuove obbligazioni ordinarie emesse dal Monte. Ad acquistare le azioni oggetto di questo scambio - i cui valori saranno definiti dal decreto a valle di una perizia che è in atto - sarà il ministero dell'Economia, che sottoscriverà le azioni di nuova emissione con uno sconto del 25%.

All'inizio, quindi, in portafoglio al Tesoro dovrebbe finire una quota intorno al 55% del "nuovo" Monte. Poi, a seconda delle richieste di rimborso, la quota in mano allo Stato potrebbe salire fino al 70%. Le attese sono per un'adesione ampia all'offerta di bond senior, definita nel secondo decreto del Tesoro per individuare i titolari di obbligazioni che potranno beneficiare dei parziali rimborsi: quelli non qualificati come investitori professionali, e che sono stati frodati dal Monte dei paschi di Siena. E in ballo ci sono, in particolare, circa 40.0000 risparmiatori che nel 2008 acquistarono agli sportelli di Mps la famigerata emissione 'Upper Tier II'.

Una volta in porto l'aumento di capitale, i titoli della banca, insieme a tutti gli strumenti finanziari, torneranno ad essere quotati: si parla del prossimo autunno. A quel punto sono previste le dimissioni dell'attuale Consiglio di amministrazione, con probabile maggior rappresentanza del Tesoro: l'assemblea straordinaria potrebbe arrivare ad ottobre. Prima di tale data, forse gia' la prossima settimana, è atteso il cda sulla semestrale, rinviato in attesa della pubblicazione dei decreti.

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